La Politica che schiaccia le politiche, il contenitore senza contenuto.
La scienza politica di Aristotele consisteva nel dare ai Cittadini leggi, costumi e istituzioni duraturi nel tempo e che abbiano la possibilitá di essere migliorati a seconda delle necessitá. Questa concezione semplice e pulita della politica contiene in sé la necessitá di essere riempita di quelle che oggi chiameremmo politiche pubbliche, cioè azioni di lungo periodo finalizzate al benessere dei cittadini e a lasciarli liberi di cercare la felicitá: policies.
La politica contemporanea è invece ispirata alla teoria politica del Macchiavelli, ovvero politica come guerra di posizione, di conquista del potere, di permanenza strategica nei gangli dello Stato.
Le politiche per i Cittadini vengono dopo, subordinate alla conquista del potere.
Il senso pratico degli Americani mette al centro dell’azione la policy.
Ció nobilita il contenitore, non é fine a se stessa e non punta solo al potere.
Negli Stati Uniti le competizioni elettorali sono condotte discutendo di policy, di cose da fare, di riforme da introdurre, ovvero dei famosi contenuti.
Fare politiche pubbliche per i Cittadini significa fare leggi, ma anche seguirne poi l’applicazione, predisporre efficaci strumenti attuativi, misurarne poi gli esiti a breve, medio e lungo termine.
Ma se come avviene oggi, ogni iniziativa che dovrebbe essere di policy è finalizzata a guadagni di potere immediati, ne dipende che quel che conta non è tanto il suo successo, ma il successo della parte politica.
Inoltre quando cambiano gli equilibri politici, vengono annullate le decisioni prese dalla parte avversa.
Condivisione di politiche non-partisan che fanno il bene comune, sono rare in Italia, a differenza dei Paesi Anglosassoni.
E quindi molte leggi e molti provvedimenti finiscono con l’essere un fallimento, in balia della burocrazia amministrativa. La speranza è che i cartelli politici (contenitori) si riempiano di contenuti chiari e misurabili.
Giorgio Pasetto