febbraio 20, 2013

Il 38% degli Italiani non pratica attività motoria

Il 38% degli italiani non svolge alcun tipo di attivita’ fisica nel tempo libero ne’ pratica uno sport, e anche il 38% dei bambini trascorre piu’ di tre ore al giorno a guardare la televisione o a giocare al computer. Lo rivela l’ultima relazione sullo Stato Sanitario del Paese del ministero della Salute, che per questo motivo sta promuovendo una campagna per la promozione dello sport e dell’attivita’ fisica 2013. Testimonial dell’iniziativa e’ il commissario tecnico della nazionale di calcio Cesare Prandelli, pronto a ricordare a tutti che l’attivita’ fisica e lo sport sono un fattore determinante per il benessere. Infatti, uno dei principali fattori di rischio per la salute degli individui e’ rappresentato dalla sedentarieta’, mentre lo svolgimento dell’attivita’ fisica, con i dovuti accorgimenti, fa bene a tutte le eta’. “Nei bambini favorisce un corretto sviluppo fisico e la socializzazione- si legge sul sito del ministero- negli adulti contribuisce a ridurre il rischio dell’insorgenza di malattie croniche e migliora la salute mentale, negli anziani, il mantenimento di una buona forma fisica e dell’elasticita’ muscolare, diminuisce il rischio di cadute e di fratture e protegge dalle malattie collegate all’invecchiamento”. Il ministero della Salute ha fatto della promozione dell’attivita’ fisica un tema strategico. Rappresenta “un obiettivo di salute fondamentale e trasversale a tutte le diverse iniziative di comunicazione che il ministero intende realizzare per favorire l’adozione degli stili di vita salutari nella popolazione”. In considerazione dell’importanza strategica della problematica, il tema e’ stato inserito, d’intesa con il dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nel programma delle iniziative di comunicazione del ministero della Salute per l’anno 2012.

“Coinvolgere la popolazione di tutte le eta’, rendendola responsabile del proprio benessere ed invitandola direttamente ad adottare uno stile di vita attivo da un punto di vista motorio”, e’ l’obiettivo della campagna, sulla base del principio che riconosce “nell’empowerment dell’individuo il volano del cambiamento culturale in senso salutistico degli stili di vita”. Il ministero pero’ ha sottolineato anche la necessita’ di fare attenzione, perche’ “l’attivita’ fisica e’ un importante fattore che contribuisce al mantenimento della salute delle persone, ma deve anche essere calibrata a seconda dell’eta’ in cui si pratica”. Infine, in considerazione dell’alta percentuale di sedentarieta’ che interessa in modo diffuso tutte le fasce di eta’, il target della campagna e’ rappresentato dalla popolazione generale. Nell’ambito della campagna sullo sport e’ stato realizzato anche uno spot.

http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?approfondimento_id=3144

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