Lo squilibrio muscolare riscontrato nella “C Posture” determina la sindrome della catena cinetica superiore.
La scarsa mobilità porta a squilibri muscolari per tre ragioni fondamentali:
1) INIBIZIONE RECIPROCA – E’ la risposta neuromuscolare che accade quando un muscolo teso riduce l’impulso nervoso verso il suo antagonista funzionale. Questo efffetto conduce gradualmente a modelli di compensazione e a probabili infortuni;
2) DOMINIO SINERGICO – E’ la risposta neuromuscolare che avviene quando i muscoli sinergici, stabilizzatori e neutralizzatori si fanno carico del lavoro dei muscoli principali deboli o inibiti;
3) INIBIZIONE ARTROCINETICA – E’ l’effetto neuromuscolare che avviene quando un muscolo è inibito da qualche disfunzione delle articolazioni o delle capsule articolari.
La più importante restrizione nella postura a “C” è una mancanza di estensione nella parte toracica della colonna vertebrale. La mancanza di estensione della zona toracica può portare a limitazioni nella rotazione del busto.
MUSCOLI ACCORCIATI E CONTRATTI
Trapezio superiore, elevatore della scapola, muscoli della zona sub-occipitale e sternocleidomastoideo, grande e piccolo pettorale
MUSCOLI DEBOLI
Trapezio inferiore, flessori profondi del collo, dentato anteriore.
SQUILIBRI MUSCOLARI
Gli squilibri muscolari sono prevalentemente causati da uno stile di vita sedentario che determina una mancanza di varietà di movimenti o da prolungate posture statiche (banalmente troppo tempo passato seduti). Queste situazioni conducono a muscoli posturali accorciati e ad indebolire e inibire i muscoli fasici.
UPPER CROSSED SYNDROME
La Upper Crossed Syndrome rappresenta un gruppo di muscoli deboli combinato con un gruppo di muscoli iperattivi o accorciati (contratti); questa situazione crea nella zona cervicale uno schema prevedibile di movimento che sarà causa di problemi articolari.
Quando un muscolo è contratto o accorciato per un periodo prolungato, causa di riflesso una inibizione o un indebolimento dei muscoli del lato opposto (inibizione reciproca).
Per fare un esempio pratico, se una persona rimane otto ore seduta tutti i giorni su una scrivania, gradualmente i flessori del collo si accorceranno, il sistema nervoso automanicamente spegnerà gli impulsi sui dorsali ed andrà ad inibire la muscolatura. I dorsali così di conseguenza non lavoreranno in maniera idonea e il SNC demandarà il compito ai muscoli sinergici come l’elevatore della scapola e il trapezio superiore per aiutare il trapezio medio e inferiore e il gran dentato nella estensione del dorso. In sintesi si andranno a creare degli schemi motori non idonei.
Il modello muscolare osservato ha preso il nome della sindrome della catena muscolare superiore. Questa sindrome rappresenta la combinazione dell’accorciamento dei flessori del collo, dei pettorali e muscoli sub-occipitali, associato a trapezio, romboidi e gran dentato deboli.
Il classico lavoro d’ufficio ed in auto ci richiede di restare seduti a lungo e questa condizione può avere numerosi effetti negativi sul corpo. Per prevenire e ridurre questo tipo di problemi, è necessario muoversi di più e muoversi meglio.
Il consiglio che quindi possiamo dare è di evitare di rimanere seduto a lungo per troppo tempo. Quello che semplicemente possiamo suggerire è di alzarsi per eseguire brevi camminate.
Si tratta di piccoli cambiamenti che possono aiutarti a rendere più attivo il tempo passato al lavoro.
Giorgio Pasetto
Dottore in scienze motorie
Dottore in osteopatia
tel. 045/8300454