Purtroppo stiamo assistendo quotidianamente solo alla gestione del potere da parte dei partiti, le forze politiche dovrebbero invece dichiarare apertamente se vogliono migliorare la salute e la qualità della vita dei Cittadini.
La “salute” di un cittadino rappresenta un vantaggio non solo per lui ma anche per la collettività. Questo è il punto di partenza “moderno”, che eleva l’attenzione della libertà di scelta puramente individuale e ne condivide le sue ricadute sociali ed economiche.
La sostenibilità economico/finanziaria del SSN è una delle principali preoccupazioni del governo che ne enfatizza in ogni occasione la criticità. L’aumento progressivo della popolazione anziana, con i relativi effetti di compromissione fisica e cognitiva se non accompagnati da adeguate politiche pubbliche locali che ne riducano l’impatto negativo determinerà, nella situazione demografica in corso, ulteriori difficoltà di finanziamento del sistema.
Un cittadino con sane abitudini di vita è generalmente un cittadino che costa meno alla Sanità, che si sposta frequentemente a piedi o in bicicletta, che può accedere agli edifici senza gravi difficoltà, che si sente in equilibrio psicofisico e capace di avere una vita sociale, che più probabilmente partecipa attivamente ad attività urbane, che si sente più spinto ad approfondire le proprie conoscenze e che, maggiormente integrato nel tessuto socio-culturale locale, lo alimenta con la propria personalità e creatività.
Vi sono buone probabilità che questo cittadino invecchi in modo attivo.
Per raggiungere questo scopo, le forze politiche devono promuovere un insieme d’iniziative e azioni sui diversi fattori responsabili di perdita, di riduzione, di scarsa attenzione alla salute.
Con il fine di perseguire tali obiettivi si deve applicare un approccio integrato, agendo particolarmente sui servizi, per favorire e incrementare la consapevolezza specifica dei cittadini sul bene fondamentale della salute, stimolandoli a prendere decisioni informate.
Le forze politiche si devono impegnare a raggiungere lo scopo attraverso una maggiore attenzione al tema del benessere e della qualità della vita dei cittadini, favorendo un maggior coordinamento delle attività delle Amministrazioni pubbliche che operano a livello territoriale, un maggior coinvolgimento dei Privati che operano a livello commerciale e una più marcata integrazione delle attività operative dei servizi al fine di ridurre significativamente: sedentarietà, obesità, tabagismo, alcolismo, mediante realizzazione di specifici Piani di intervento.
Si propone quindi alle forze politiche di inserire nei programmi, attingendo alle migliori esperienze internazionali, linee guida di contrasto dei fenomeni della sedentarietà, obesità, tabagismo, alcolismo. Si impegnino, inoltre, ad attivare un apposito programma di monitoraggio dei fenomeni in questione e di educazione permanente.
Il cittadino deve “recepire” che l’Amministrazione pubblica è attenta al suo benessere e favorisce la sua capacità di prendere decisioni consapevoli e informate.
La prospettiva reale di una società mediamente sempre più “vecchia” deve prendere in considerazione la necessità del prolungamento di condizioni di salute orientate all’autonomia. In caso contrario, il sistema socioeconomico avrà sempre maggiori difficoltà nel sostenere il carico di persone con graduale riduzione della capacità di affrontare gli stress ambientali e sociali, perchè indebolite dall’insorgenza del concatenarsi di patologie e sempre più “isolate”, sino alla perdita di autonomia fisica e psichica e incapaci di padroneggiare la propria vita.
Le forze politiche devono contribuire in modo significativo, con le più diverse decisioni operative in tema di lavoro, mobilità, pianificazione, offerta di servizi, ecc, ad educare i cittadini a guardare con maggior attenzione alla loro salute, ricordando che “l’indipendenza genera sempre nuova energia mentre la dipendenza la consuma soltanto”.