Michela Barocco: Utilizzare sempre le stesse bottiglie, come si fa per i detersivi. Io ne ho due e da anni non compero più niente. Forse per altri alimenti può essere più difficile.
Stefano Zanella: Aumentare l’attenzione sulla qualità dell’acqua potabile e pubblicizzarne conseguentemente l’uso.
Fiorenzo Martinelli: Vietare la vendita di acqua in bottiglie di plastica. Abolire le confezioni di frutta e verdura in quei vassoi di polistirolo che servono esclusivamente dal mercato sino a casa.
Lisa Avanzi: Nelle scuole e nelle università distributori gratuiti di acqua.
Stefano Appolonio: Non fare il riscaldamento a pavimento nell’edilizia perché i tubi sono di plastica; Malte in sacchi di carta e non più in secchi di plastica; Tutti i colori in polvere da aggiungere all’acqua; Oli e vernici in barattoli di metallo o vetro; Non fare più i cappotti isolanti in polistirolo o altri materiali plastici, ma usare isolanti naturali; Non verniciare i mobili con vernici sintetiche, ma usare vernici naturali con oli o resine; Non verniciare i pavimenti in legno oppure usare solo oli naturali.
Mariella Fasson: Fontanelle in giro per la città; Premiare i ristoranti che servono acqua in caraffa (osteggiare il business dell’acqua in bottiglia di plastica); Riciclare le plastiche dure (panchine, ecc.) per produrre asfalto riciclato e per creare nuovi materiali.
Antonella Maria Traina: Ritornare ad usare bottiglie di Vetro.
Abolire la vendita di frutta e verdura in vassoi. Tornare all’utilizzo dell’acqua dell’acquedotto.