“A seguito della nostra denuncia pubblica alla stampa, nel giro delle ultime 24 ore ho ricevuto DIVIETO scritto da parte della Questura di Verona al nostro flashmob pacifista e RIGETTO scritto da parte del Comune di Verona al gazebo previsto in piazza Rubiani il 30 Marzo, perché troppo vicino alla Gran Guardia sede del Congresso Mondiale delle Famiglie. Così ora si è arrivati al BOICOTTAGGIO TOTALE per tutte le iniziative di chi in questo Paese in modo pacifico non intende piegarsi al Pensiero Unico. – mostrando i provvedimenti ricevuti,
“l’Amministrazione Comunale di Verona assieme alle forze dell’ordine hanno fatto quadrato al DIKTAK del Ministro della Famiglia Lorenzo Fontana il promotore di questo Congresso a cui ha anche concesso il patrocinio del suo Ministero, costringendo il Comune di Verona, la Regione Veneto e la Regione Friuli-Venezia Giulia (tutta la filiera della Lega), forte dell’ appoggio del Ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Il tutto mentre Verona viene marchiata come la città che darà voce (senza contraddittorio) a relatori con posizioni omofobe , sovraniste, integraliste e oscurantiste.
Così per 800 persone (questi i partecipanti alla Gran Guardia) hanno bloccato un’intera città, hanno predisposto un evento politico mascherato da evento dedicato alla Famiglia Naturale, ma di fatto contro i diritti civili di tutti e contro la democrazia.
Questo sta avvenendo a spese e danno dei contribuenti visto che il Comune ha concesso la gran Guardia gratis per 3 giorni e diverse altre gratuità a partire dai parcheggi.
A noi invece hanno riservato pressioni continue anche se “soft” da settimane. Loro fanno il loro lavoro ma noi il nostro.
Siamo come Davide contro Golia. E ancora una volta vogliamo rendere noto quanto sta avvenendo per silenziare le nostre iniziative. Non avevamo accettato di venire spostati in altri luoghi perché non siamo pacchi postali e la piazza Bra è di tutti. La Questura e il Comune avrebbero dovuto garantire la nostra libera espressione visto che ai gruppi integralisti è stata concesso l’edificio più prestigioso nel cuore di Verona. Non contenti ora i “promotori politici” del Congresso si sono presi anche l’intera piazza Bra che sarà messa al servizio delle esternazioni degli integralisti cattolici in salsa militare.
Noi invece veniamo bloccati e oscurati in spregio all’articolo 21 della Costituzione Italiana che recita: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto ed ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”.
Proprio in nome di i questi diritti costituzionali inviolabili intendo informare la cittadinanza. Deve essere garantita la possibilità di esprimere il dissenso con la protesta pacifica a tutti coloro che non intendono accettare un danno di immagine e un deficit di democrazia senza precedenti nella storia della nostra città.
Giorgio Pasetto