INTRODUZIONE:
La scarsa mobilità porta a squilibri muscolari per tre ragioni fondamentali:
- INIBIZIONE RECIPROCA – E’ la risposta neuromuscolare che accade quando un muscolo teso riduce l’impulso nervoso verso il suo antagonista funzionale. Questo effetto conduce gradualmente a modelli di compensazione e a probabili problematiche;
- DOMINIO SINERGICO – E’ la risposta neuromuscolare che avviene quando i muscoli sinergici, stabilizzatori si fanno carico del lavoro dei muscoli principali deboli o inibiti;
- INIBIZIONE ARTROCINETICA – E’ l’effetto neuromuscolare che avviene quando un muscolo è inibito da qualche disfunzione delle articolazioni o delle capsule articolari SQUILIBRI MUSCOLARI. Gli squilibri muscolari sono prevalentemente causati da uno stile di vita sedentario che determina una mancanza di varietà di movimenti o da prolungate posture statiche o stressanti (banalmente troppo tempo passato seduti, in piedi o per aver camminato a lungo su superfici lineari). Queste situazioni conducono a muscoli posturali accorciati e ad indebolire e inibire i muscoli fasici. Il riflesso neuromotorio di accorciamento di un muscolo (es: ileopsoas) porta alla inibizione neuromotoria dei muscoli antagonisti (grande gluteo). (Libenson C. 1996)LOWER CROSSED SYNDROME (SINDROME MIOFASCIALE LOMBARE)La Lower Crossed Syndrome rappresenta un gruppo di muscoli deboli combinato con un gruppo di muscoli iperattivi o accorciati (contratti); questa situazione crea nella zona lombare uno schema prevedibile di movimento che sarà causa di problemi articolari. (Janda V. 1988)
Quando un muscolo è contratto o accorciato per un periodo prolungato, causa di riflesso una inibizione o un indebolimento dei muscoli del lato opposto (inibizione reciproca).
Per fare un esempio pratico, se una persona rimane otto ore seduta tutti i giorni su una scrivania, gradualmente i flessori dell’anca (ileopsoas) si accorceranno, il sistema nervoso automanicamente spegnerà gli impulsi sui glutei ed andrà ad inibire la muscolatura. I glutei di conseguenza non lavoreranno in maniera idonea e di conseguenza il SNC demandarà il compito ai muscoli sinergici come gli ischiocrurali e quelli della zona lombare (erettori del rachide) per aiutare i glutei nella estensione dell’anca. In sintensi si andranno a creare degli schemi motori non idonei.
Il modello muscolare più comunemente osservato da Janda ha preso il nome della sindrome della catena muscolare inferiore. Questa sindrome rappresenta la combinazione dell’accorciamento dei flessori dell’anca, dei muscoli lombari, associato ad addominali e glutei deboli.
Questa situazione porta ad una iperlordosi lombare, ipotonia addominale, glutei “appiattiti” e ipotrofici e il conseguente dolore lombare.
QUALI SONO I MUSCOLI ACCORCIATI E CONTRATTI ?
Ileopsoas, erettori del rachide lombare, tensore della fascia lata, quadrato dei lombi
QUALI QUELLI DEBOLI ?
Grande gluteo, retti addominali, medio gluteo.
Mutatis mutandis……
UPPER CROSSED SYNDROME (SINDROME MIOFASCIALE CERVICALE)
Se una persona rimane otto ore seduta tutti i giorni su una scrivania, gradualmente i flessori del collo si accorceranno, il sistema nervoso automaticamente spegnerà gli impulsi sui dorsali ed andrà ad inibire la muscolatura. I dorsali così di conseguenza non lavoreranno in maniera idonea e il SNC demanderà il compito ai muscoli sinergici come l’elevatore della scapola e il trapezio superiore per aiutare il trapezio medio e inferiore e il gran dentato nella estensione del dorso. In sintesi si andranno a creare degli schemi motori non idonei.
Il modello muscolare osservato ha preso il nome della sindrome della catena muscolare superiore. Questa sindrome rappresenta la combinazione dell’accorciamento dei flessori del collo, dei pettorali e muscoli sub-occipitali, associato a trapezio, romboidi e gran dentato deboli.
Il classico lavoro d’ufficio ed in auto ci richiede di restare seduti a lungo e questa condizione può avere numerosi effetti negativi sul corpo. Per prevenire e ridurre questo tipo di problemi, è necessario muoversi di più e muoversi meglio (ginnastica preventiva ed adattata).
Il consiglio che quindi possiamo dare è di evitare di rimanere seduti a lungo per troppo tempo. Quello che semplicemente possiamo suggerire è di alzarsi per eseguire brevi camminate.
Si tratta di piccoli cambiamenti che possono aiutare a rendere più attivo il tempo passato al lavoro.