Il prossimo 22 ottobre si terrà il referendum in Veneto, i cui confini spaziano tra la ricerca di un mandato popolare nei confronti del governo centrale e l’anticipo di una prossima campagna elettorale nazionale.
Noi di Area Liberal, associazione iscritta a Radicali Italiani, pensiamo che questo è un referendum poco serio perchè inutile dal punto di vista procedurale e costituzionale e che anzi rischia di confondere i cittadini sulle reali possibilità che le regioni hanno di ottenere maggiore autonomia.
Questo è un referendum creato per favorire i populisti e i nazionalisti antieuropeisti.
Il riferimento normativo è l’articolo 116 della Costituzione: “Ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, concernenti le materie di cui al terzo comma dell’articolo 117 e le materie indicate dal secondo comma del medesimo articolo alle lettere l), limitatamente all’organizzazione della giustizia di pace, n) e s), possono essere attribuite ad altre regioni, con legge dello Stato, su iniziativa della regione interessata, sentiti gli enti locali, nel rispetto dei principi di cui all’articolo 119. La legge è approvata dalle Camere a maggioranza assoluta dei componenti, sulla base di intesa fra lo Stato e la regione interessata”.
Come si legge, non si fa menzione di alcun referendum, perciò la decisione finale sarà comunque presa dal parlamento.
La riforma costituzionale bocciata nel dicembre 2016 avrebbe potuto facilitare questo processo, ma le forze populiste e nazionaliste, falsamente federaliste boicottarono la riforma ed oggi ingannano i Veneti con false speranze.
Sembra scontato che vincerà il “Sì, tuttavia, noi di AREA LIBERAL suggeriamo di non andare a votare per un referendum poco serio, che ci costa tra i 15-20 milioni di euro, buttati nella pattumiera.
GIORGIO PASETTO
Presidente di Area Liberal