giugno 29, 2012

LIBERTA’ DI SCELTA ? SI GRAZIE !

Dichiarazione di Filomena Gallo, Segretario dell’Associazione Luca Coscioni

La scelta del consigliere comunale di Dolo (Venezia), Vittorio Bisso, 53 anni, malato di Sla da due anni, di recarsi in una clinica Svizzera per porre fine alla sua vita testimonia per l’ennesima volta l’abbandono da parte dello Stato italiano dei suoi cittadini. Mentre accanto a lui solo la moglie, anche amministratore di sostegno. Vittorio Bisso a febbraio ha scelto di non curarsi e lo ha messo anche per iscritto nel suo testamento biologico: rifiuto di ogni accanimento terapeutico.

Dopo Welby e Nuvoli, un altro scandalo italiano: cittadini lasciati solo nel momento delicato della morte, costretti ad emigrare per veder garantito il semplice diritto all’autodeterminazione. Un diritto che non è assicurato nel nostro Paese, dove la politica è solo capace di urlare grandi slogan sulla sacralità della vita per poi dimenticarsi di fatto dei suoi cittadini. Che Stato è uno Stato che non tutela le persone, che non garantisce assistenza, che ostruisce scelte così delicate e sofferenti. Che Stato è uno Stato che ostacola la ricerca sulle cellule staminali embrionali, le quali potrebbero fornire una cura alla Sla, costringendo i malati a recarsi in altri continenti per trovare sollievo alle loro pene. Lo Stato impone regole astratte, non avendo la capacità e la volontà di una etica che viene dal basso, dalle tristi storie come quella di Vittorio.

Testamento biologico, libertà di ricerca scientifica: le battaglie di Luca Coscioni ieri, le nostre oggi.

Tanti anni, troppi e nessun passo in avanti, nonostante i cittadini chiedano la tutela dei loro diritti contro un accanimento di Stato.

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