La gara, con la conseguente limitazione del ricorso all’affidamento diretto, è il primo strumento di promozione della concorrenza nel settore dei servizi pubblici locali e di separazione tra controllore, l’amministrazione locale, e il controllato, il gestore. Clientelismi e rendite di potere corroborano però, ancora, le articolazioni locali di molti partiti, non disposte a perdere questi asset che ne legittimano ancora una forza locale e un potere di scambio di cui si nutrono, e che finiscono per rifiutare le opportunità del mercato, opportunità che comportano una riduzione dei costi e una maggiore qualità del servizio.
Per confrontare i servizi nel tempo e tra le città, per mettere in concorrenza le società che li forniscono, per confermare o meno un gestore, è però necessario misurare la qualità prodotta.
Misurare la qualità di un servizio e rendere pubblico il dato ha un effetto volano nel migliorare la qualità stessa, anche per via dell’apprendimento che si ha dalle lacune che emergono dalle misurazioni.
Una adeguata qualità dei servizi accresce il benessere dei cittadini e l’attrattività delle città.
Una quota consistente di fondi PNRR raggiungeranno i comuni, informare adeguatamente i cittadini sul loro utilizzo è un’altra proposta di +Europa.