giugno 21, 2020

ELEZIONI REGIONALI 2020 – VENETO

Cari amici e simpatizzanti di +Europa,,

la campagna elettorale per eleggere il nuovo Governatore del Veneto è cominciata. +Europa si è messa in moto, con le sue idee, i suoi valori e la sua visione del Veneto.

Il 6 giugno abbiamo partecipato all’evento di presentazione del candidato presidente Arturo Lorenzoni presso il Museo della Medicina di Padova. Anna Maria Zanetti della direzione nazionale ha parlato di europeismo e dei valori che +Europa porterà avanti nella campagna elettorale (guarda l’intervento).

Da oggi inauguriamo questa newsletter con cui vogliamo raccontarvi i temi e le battaglie che stiamo affrontando e che affronteremo nei prossimi mesi. Come saprete, le elezioni dovrebbero tenersi il prossimo 20 settembre ma un grave deficit democratico rischia di non garantire un’equa competizione. L’obbligo di raccolta firme per le liste che non hanno già un rappresentante in Consiglio Regionale, rischia di ostacolare non poco le liste come la nostra, oltretutto in un periodo come quello estivo dove la raccolta firme risulta difficoltosa.

Il tutto mentre continua la sovra-esposizione mediatica del Governatore Luca Zaia. Nonostante la fase acuta dell’emergenza sanitaria causata dal Covid-19 sia ormai superata, continuano le quotidiane conferenze stampa di Zaia dove si parla di turismo, scienza, istruzione ed elezioni: una vera e propria campagna elettorale, usando indebitamente la comunicazione istituzionale.

Nel frattempo, la strisciante propaganda del Governatore ha preso di mira anche l’Università di Padova. Oltre a posizionare l’Asl padovana all’ultimo posto per criteri di efficacia, il duo Zaia-Mantoan si è intestato anche il merito per la vittoria sulla pandemia, in una stucchevole polemica con il professor Andrea Crisanti.

La politica, però, va avanti e tra Verona e Vicenza assistiamo al solito teatrino legato alle municipalizzate. La politica energetica del nostro territorio è un tema su cui non possiamo restare indietro e abbiamo la necessità di governare i processi. La svendita di AGSM ad A2A pone tanti dubbi e come +Europa abbiamo posto delle domande precise. Risultato? Un silenzio che rischia di valere più di mille parole.

Pian piano stiamo ritornando alla normalità e negli ultimi giorni ha ripreso l’attività anche l’aeroporto Catullo di Verona. Non c’è dubbio che l’hub scaligero sia un’infrastruttura di primaria importanza per il Veneto, ma anche qui +Europa chiede con forza il rispetto delle regole di mercato per offrire a veneti e veronesi i migliori servizi possibili.

Se siete arrivati fin qui nella lettura, vi sarete resi conto che di carne al fuoco, in questa campagna elettorale, ce n’è davvero tanta. Noi continueremo a far sentire la nostra voce, convinti delle nostre idee ma abbiamo bisogno di voi e del vostro supporto. Seguiteci e condividete i nostri contenuti nei social, dimostriamo che soltanto con +Europa possiamo costruire un Veneto più europeo.

Fai un Veneto più europeo assieme a noi

giugno 21, 2020

A KIND REVOLUTION – Verso una rivoluzione gentile

Non si tratta di scegliere tra Giulietta e Romeo, è il loro amore che conta. In altre parole: il punto non è scegliere tra persone e tecnologia, ma metterle in relazione. La pandemia è costata migliaia di morti e sacrifici straordinari, ma va sfruttata mettendo mano ad un progetto umano che risponda alla domanda: Cosa vogliamo fare nel prossimo futuro?

E’ ora di mettere insieme le tecnologie, con le loro grandi potenzialità, e l’ambiente con i suoi problemi.

Per realizzare questo piano non dobbiamo optare per il pubblico o il privato, è il mix che funziona.

Non devono essere socializzati i costi sul pubblico e privatizzati gli utili sul privato e soprattutto non deve essere danneggiato l’ambiente.

Lo Stato si deve occupare di distribuire in maniera equa la ricchezza e rendere migliore l’ambiente: società, ambiente urbano, ambiente digitale, infosfera.

Dobbiamo superare l’idea di un’Europa geografica. Se in futuro avremo un’Europa dei valori, l’Ungheria può uscire perché è uno Stato autarchico, mentre il Canada potrebbe entrare perché condivide gli stessi nostri principi.