luglio 21, 2018

AGSM VERONA ?

Bene per il risultato economico 2017 di AGSM con un utile in aumento di circa il 16%, bene anche la riduzione di costi superflui.
La speranza è però quella di vedere un piano strategico 2018/2022 degno di questo nome, perchè in questo momento in AGSM regna la stasi.
Dalla mancata fusione con la società vicentina Aim alla mancata nomina del Direttore Generale che sa tanto di operazioni di pilotaggio politico che si stanno giocando ad un livello più alto di quello cittadino.
Secondo fonti sempre più insistenti, l’assenza della figura fondamentale di un DG, sarebbe dovuta al fatto che la Lega di Salvini avrebbe già suggerito/proposto/imposto un dirigente proveniente dall’area di Milano, nello specifico da un’altra multiutility operante nei settori dell’energia, gas e servizi. “ Così descrive la situazione di AGSM Giorgio Pasetto, Presidente di Area Liberal.
“In attesa del piano strategico la partita è, quindi, molto più complicata di quanto sia emerso sinora sui giornali.
Al Presidente della Partecipata veronese, Michele Croce, viene adesso presentato il conto per il “Fattore Lega” come del resto è’ stato fatto sinora anche con l’Amministrazione Conunale.
Inoltre si potrebbe aggiungere anche il “Fattore Curia” che in alcuni casi coincidono.
Il fatto, poi, che la Lega di Salvini grazie ad un populismo esasperato stia riscuotendo sempre più successo con l’elettorato non fa altro che indebolire la nostra città e le risorse in termini di capitale umano delle classi dirigenti veronesi.
Vi sembra possibile che a Verona non si sia in grado di trovare un profilo adatto a ricoprire il ruolo operativo del Direttore Generale?
Le imposizioni dall’alto della Lega si fanno sentire in termini di “nomine bloccate” o di blocco dei progetti siano essi di ristrutturazione interna o di sviluppo industriale. L’immobilismo, infatti, nasce dalla bradicardia di questa Amministrazione nel muoversi in autonomia rispetto agli azionisti politici di riferimento.

Giorgio Pasetto

www.arealiberal.it