dicembre 20, 2012

Professione Chinesiologo: Il DDL 3270 relativo alle Associazioni Professionali è legge dello Stato.

La regolamentazione delle associazioni professionali è legge. il 19/12/12 la X Commissione Attività Produttive della Camera dei deputati ha approvato in sede legislativa la legge che regolamenta le associazioni delle professioni non organizzate con ordini o collegi (AC 1934-B).

Il Parlamento Italiano si è reso protagonista di una pagina importante nella storia delle professioni italiane, perché l’approvazione di questa legge rivoluziona il sistema rendendolo più moderno, efficace e competitivo. Con questo provvedimento si è garantita l’utenza e dato dignità e status ad oltre tre milioni di professionisti riconoscendo per legge il sistema duale delle professioni composto da ordini ed associazioni. La legge affida alle libere associazioni professionali, organizzazioni a carattere privatistico ed adesione volontaria, senza alcun vincolo di rappresentanza esclusiva, il compito di valorizzare le competenze dei professionisti ad esse iscritte, attraverso il rilascio di un attestazione di qualificazione professionale che agevola la scelta e la tutela del cittadino/utente.

La professione di CHINESIOLOGO – dottore in scienze motorie – diventa a partire dal 2013 una professione ufficiale e definita.

Da domani occorrerà iniziare a immaginare una nuova DMSA (www.dmsa.it).  Con questa legge, infatti, le associazioni divengono i più importanti organismi di tutela nei confronti dell’utenza e di conseguenza occorre puntare alla diffusione di standard qualitativi sempre più elevati.

 

 

dicembre 16, 2012

Una nuova politica per il benessere e la salute dei Cittadini

Purtroppo stiamo assistendo quotidianamente solo alla gestione del potere da parte dei partiti,  le forze politiche dovrebbero invece dichiarare apertamente se vogliono migliorare la salute e la qualità della vita dei Cittadini.

La “salute” di un cittadino rappresenta un vantaggio non solo per lui ma anche per la collettività. Questo è il punto di partenza “moderno”, che eleva l’attenzione della libertà di scelta puramente individuale e ne condivide le sue ricadute sociali ed economiche.
La sostenibilità economico/finanziaria del SSN è una delle principali preoccupazioni del governo che ne enfatizza in ogni occasione la criticità. L’aumento progressivo della popolazione anziana, con i relativi effetti di compromissione fisica e cognitiva se non accompagnati da adeguate politiche pubbliche locali che ne riducano l’impatto negativo determinerà, nella situazione demografica in corso, ulteriori difficoltà di finanziamento del sistema.
Un cittadino con sane abitudini di vita è generalmente un cittadino che costa meno alla Sanità, che si sposta frequentemente a piedi o in bicicletta, che può accedere agli edifici senza gravi difficoltà, che si sente in equilibrio psicofisico e capace di avere una vita sociale, che più probabilmente partecipa attivamente ad attività urbane, che si sente più spinto ad approfondire le proprie conoscenze e che, maggiormente integrato nel tessuto socio-culturale locale, lo alimenta con la propria personalità e creatività.
Vi sono buone probabilità che questo cittadino invecchi in modo attivo.
Per raggiungere questo scopo, le forze politiche devono promuovere un insieme d’iniziative e azioni sui diversi fattori responsabili di perdita, di riduzione, di scarsa attenzione alla salute.
Con il fine di perseguire tali obiettivi si deve applicare un approccio integrato, agendo particolarmente sui servizi, per favorire e incrementare la consapevolezza specifica dei cittadini sul bene fondamentale della salute, stimolandoli a prendere decisioni informate.
Le forze politiche si devono impegnare a raggiungere lo scopo attraverso una maggiore attenzione al tema del benessere e della qualità della vita dei cittadini,  favorendo un maggior coordinamento delle attività delle Amministrazioni pubbliche che operano a livello territoriale, un maggior coinvolgimento dei Privati che operano a livello commerciale e una più marcata integrazione delle attività operative dei servizi al fine di ridurre significativamente: sedentarietà, obesità, tabagismo, alcolismo, mediante realizzazione di specifici Piani di intervento.
Si propone quindi alle forze politiche di inserire nei programmi, attingendo alle migliori esperienze internazionali, linee guida di contrasto dei fenomeni della sedentarietà, obesità, tabagismo, alcolismo. Si impegnino, inoltre, ad attivare un apposito programma di monitoraggio dei fenomeni in questione e di educazione permanente.
Il cittadino deve “recepire” che l’Amministrazione pubblica è attenta al suo benessere e favorisce la sua capacità di prendere decisioni consapevoli e informate.
La prospettiva reale di una società mediamente sempre più “vecchia” deve prendere in considerazione la necessità del prolungamento di condizioni di salute orientate all’autonomia. In caso contrario, il sistema socioeconomico avrà sempre maggiori difficoltà nel sostenere il carico di persone con graduale riduzione della capacità di affrontare gli stress ambientali e sociali, perchè indebolite dall’insorgenza del concatenarsi di patologie e sempre più “isolate”, sino alla perdita di autonomia fisica e psichica e incapaci di padroneggiare la propria vita.
Le forze politiche devono contribuire in modo significativo, con le più diverse decisioni operative in tema di lavoro, mobilità, pianificazione, offerta di servizi, ecc, ad educare i cittadini a guardare con maggior attenzione alla loro salute, ricordando che “l’indipendenza genera sempre nuova energia mentre la dipendenza la consuma soltanto”.
dicembre 16, 2012

Anche i diritti civili e non solo l’economia dovrebbero essere al centro dei programmi politici

Le associazioni Luca Coscioni ed  Exit – Italia hanno   preannunciato la presentazione di una proposta di legge di iniziativa popolare su “Rifiuto di trattamenti sanitari e liceità dell’eutanasia”. Con questa iniziativa vogliono  porre  il tema dell’eutanasia  all’attenzione dei partiti politici alla vigilia delle elezioni , con  l’intento di farne uno dei temi legislativi  della prossima Legislatura.
Certo, il clima non è dei più favorevoli, visto che il PD nel suo programma ignora completamente il tema e che un primo accenno di dibattito interno al PDL sui diritti civili finirà probabilmente per annegare nell’ennesimo referendum Berlusconi sì/Berlusconi no.
Per non  parlare dello sbarramento del Vaticano e dei cattolici integralisti.  Il Cardinale Scola (che sarebbe quello progressista) attacca duramente la “laicitè” del governo francese e  la riforma sanitaria di Obama (a suo avviso filo-abortista). Il direttore di “Avvenire”  Marco Tarquinio considera giusto l’ok del presidente Napolitano al decreto sull’ILVA ma si chiede perché il Capo dello Stato bloccò invece il decreto con cui il premier Berlusconi voleva impedire la morte di Eluana. Eppure – scrive Tarquinio – si tratta in ambedue i casi di un conflitto fra Magistratura ed Esecutivo.
Nell’organizzare gli “stati generali dei diritti civili” l’associazione Coscioni si è  preoccupata  di dare sempre spazio a “le ragioni degli altri”.  Ma come si fa a dialogare con Tarquinio, che mette insieme l’ILVA ed Eluana? (Intanto Papa Ratzinger, più prosaicamente,   scende personalmente in campo contro i tagli del commissario Bondi alle strutture sanitarie cattoliche nel Lazio, ignorando gli scandali che le hanno dilaniate per anni).  Tutti loro, naturalmente, fingono di  ignorare  che la società italiana cambia malgrado le direttive del Vaticano. Ce lo dice il CENSIS, ad esempio, con un dato molto significativo: in venti anni le famiglie ”non matrimoniali sono passate dal 7,6  al 17,3% del totale”. Eppure questo paese non riesce a darsi una legge, normale in ogni paese occidentale, sulle unioni civili.
Ancora una volta, le notizia di questi quindici giorni evidenziano la distanza siderale fra la realtà italiana e quella dei paesi europei comparabili con il nostro. Pochi  esempi. Il Parlamento Europeo  approva (voto contrario del PPE) una direttiva per garantire l’esercizio del diritto all’aborto e le nozze gay. Il Bundestag approva in prima lettura un ddl del  ministro liberale alla Giustizia che depenalizza il suicidio assistito. In Francia,  il ministro  della Giustizia Territoriale e dell’Alloggiamento, la ecologista Cecile Duflot,   chiede  alla Chiesa di destinare alcuni dei suoi immobili parigini vuoti ai senza tetto sempre più numerosi (oltre 150 mila) in Francia, minacciando di ricorrere all’esproprio. In Gran Bretagna, il premier conservatore David Cameron, diversi ministri del suo governo e  il sindaco di Londra Boris Johnson  (anche lui Tory), in una lettera aperta al  “Sunday Telegraph”, si dicono  favorevoli alla proposta di legge per i matrimoni gay, da celebrare anche in luoghi di culto.
dicembre 14, 2012

PROGETTO “PALESTRE VERONA”

E’ con grande soddisfazione che oggi abbiamo approvato in Comune il Progetto “Palestre Verona”. Ringrazio l’Assessore allo Sport del Comune di Verona Marco Giorlo ed il Dirigente dott. Sandro Vazzoler, gli intervenuti della Commissione Tecnica: prof. Ottavio Bosello (geriatra e nutrizionista), prof. Schena Federico, prof. Massimo Lanza (Corso di laurea in Scienze Motorie – Verona), dott. Roberto Filippini (Presidente Associazione Medici Sportivi – Verona), dott. Massimo Valsecchi, dott.ssa Susanna Morgante, dott.ssa Carlotta Chiari (Dipartimento di Prevenzione ULSS 20 – Verona) dott.Dario Meneghini, dott. Andrea Brunelli (Associazione dottori in scienze motorie – Verona), dott. Marco Bacchini (Presidente Federfarma Verona – Consigliere Comunale Lista-Tosi) dott. Alessandro Mozzo (Rappresentante delle palestre del Comune di Verona).

In sintesi il progetto prevede:

-      La sottoscrizione di un Codice Etico;

-      L’adesione al Codice Etico è volontaria da parte dei gestori delle palestre;

-      L’adesione comporta l’accettazione di partecipare alle attività di formazione ed aggiornamento definite annualmente;

-      Le palestre coinvolte potranno esporre al pubblico il “marchio”, il “Codice Etico” ed il materiale informativo condiviso.

-      L’adesione al progetto “Palestre Verona”  darà diritto a collaborare con il Comune, gli Enti Locali e l’ Azienda Sanitaria.

In tal modo si palesa e si concretizza l’impegno concreto del Comune di Verona nella tutela del diritto dei cittadini a svolgere una pratica sportiva e motoria corretta per promuovere idonei stili di vita e costituisce un esempio di alleanza di reciproco vantaggio tra Pubbliche Istituzioni, Sistema Sanitario, Università, Farmacie e mondo imprenditoriale/associativo.

Lo svolgimento dell’attività fisica consigliata dal Servizio Sanitario Locale dovrebbe avvenire nelle palestre e nelle strutture in possesso del riconoscimento di “Palestre Verona”.

Adesso il documento sottoscritto nel tavolo tecnico passerà alla V Commissione del Comune di Verona presieduta dalla dott.ssa Antonia Pavesi, per poi approdare definitivamente per la votazione, in Consiglio Comunale.

Giorgio Pasetto (Consigliere Comunale – Lista Tosi)

dicembre 13, 2012

PROPOSTA DI DELIBERA PER IL COMUNE DI VERONA

Oggetto: SALUTE   E IGIENE PUBBLICA – ATTO DI INDIRIZZO IN MATERIA DI “QUALITA’ DELLA VITA,   BENESSERE E SALUTE A VERONA”.

Signori/e Consiglieri/e,

Il Comune di Verona vuole migliorare la salute e la qualità della vita dei suoi cittadini.

La “salute” di un cittadino rappresenta un vantaggio non solo per lui ma anche per la collettività. Questo è il punto di partenza “moderno”, che eleva l’attenzione della libertà di scelta puramente individuale e ne condivide le sue ricadute sociali ed economiche.

La sostenibilità economico/finanziaria del SSN è una delle principali preoccupazioni del governo che ne enfatizza in ogni occasione la criticità. L’aumento progressivo della popolazione anziana, con i relativi effetti di compromissione fisica e cognitiva se non accompagnati da adeguate politiche pubbliche locali che ne riducano l’impatto negativo determinerà, nella situazione demografica in corso, ulteriori difficoltà di finanziamento del sistema.

Un cittadino con sane abitudini di vita è generalmente un cittadino che costa meno alla Sanità, che si sposta frequentemente a piedi o in bicicletta, che può accedere agli edifici senza gravi difficoltà, che si sente in equilibrio psicofisico e capace di avere una vita sociale, che più probabilmente partecipa attivamente ad attività urbane, che si sente più spinto ad approfondire le proprie conoscenze e che, maggiormente integrato nel tessuto socio-culturale locale, lo alimenta con la propria personalità e creatività.

Vi sono buone probabilità che questo cittadino invecchi in modo attivo.

Per raggiungere questo scopo, si intende promuovere un insieme d’iniziative e azioni sui diversi fattori responsabili di perdita, di riduzione, di scarsa attenzione alla salute.

Azioni ed obiettivi

Con il fine di perseguire tali obiettivi, il Comune di Verona intende applicare un approccio integrato, agendo particolarmente sui suoi servizi, per favorire e incrementare la consapevolezza specifica dei cittadini sul bene fondamentale della salute, stimolandoli a prendere decisioni informate.

Il Comune di Verona s’impegna a raggiungere lo scopo in premessa attraverso una maggiore attenzione al tema del benessere e della qualità della vita dei cittadini veronesi,  favorendo un maggior coordinamento delle attività delle Amministrazioni pubbliche che operano a livello territoriale, un maggior coinvolgimento dei Privati che operano a livello commerciale e una più marcata integrazione delle attività operative dei servizi e settori comunali al fine di ridurre significativamente: sedentarietà, obesità, tabagismo, alcolismo, mediante realizzazione di specifici Piani di intervento.

Si propone quindi che l’Amministrazione comunale, attingendo alle migliori esperienze internazionali, si impegni a far proprie entro 18 mesi dall’adozione della presente delibera specifiche linee guida di contrasto dei fenomeni della sedentarietà, obesità, tabagismo, alcolismo. Si impegni, inoltre, ad attivare un apposito programma di monitoraggio dei fenomeni in questione e di educazione permanente

Il cittadino deve “recepire” che l’Amministrazione è attenta al suo benessere e favorisce la sua capacità di prendere decisioni consapevoli e informatI.

Sempre entro 18 mesi dall’approvazione della presente proposta di delibera l’Amministrazione dovrà attivare concrete iniziative in tal senso, quali ad esempio:

a) Organizzare e gestire una campagna educativo/informativa per accrescere e diffondere cultura e consapevolezza;

b) Collaborare con l’Azienda Sanitaria Locale, l’Università di Verona, le varie associazioni e le palestre del territorio;

c) Definire l’approccio scientifico dell’Ente al problema;

d) Intervenire su regolamenti e capitolati comunali, introducendo proposte preferenziali e suggerimenti

Definire l’approccio scientifico dell’Ente al problema

Il Comune di Verona può dare un contributo importante a livello di approccio metodologico al problema mediante raccolta di informazioni scientifiche, soprattutto dall’Università e dall’ASL. Elaborando dati statistici aggiornati può mettere a disposizione dei decisori politici locali dei modelli di simulazione di scelte politiche e sociali. Le previsioni potranno essere effettuate sulla base dell’evoluzione demografica veronese, che evidenzi  il trend possibile e/o auspicabile dei saldi demografici locali. Alla popolazione totale-prevista-auspicata, nel periodo considerato, verrà applicato un tasso variabile di obesità-tabagismo-alcolismo ecc. ed un tasso variabile di correzione (target) degli stessi fattori. La simulazione permetterà di valutare gli impatti possibili delle politiche pubbliche locali a contrasto dei fenomeni considerati. Questo strumento previsionale tenuto in grande considerazione in Europa e nel mondo definirà l’approccio scientifico dell’Ente al problema e, come un “atout”, permetterà al Comune di proporsi come modello per altre Amministrazioni.

L’importanza della “misurabilità” dei risultati di qualsiasi intervento pone l’accento sulla necessità di disporre di strumenti di “risposta”, in grado di correggere o intensificare, ad esempio, l’intervento stesso. Richiede anche, e soprattutto, di costruire un sistema-Osservatorio della salute, in cui dovranno essere rappresentati i portatori di interesse locali: il sistema sarà guidato dal Sindaco, a cui deve essere attribuita non solo la funzione di raccolta e stima dei dati, ma anche il potere di normare in conseguenza, sul territorio, su questo tema specifico

Organizzare e gestire una campagna educativo/informativa per accrescere e diffondere cultura e consapevolezza

L’Amministrazione si costituirà parte attiva per accrescere la consapevolezza locale, puntando a un’azione capillare informativa – educativa.

Potrà farlo rivolgendosi, in modo particolare, alle nuove generazioni con momenti d’incontro presso le scuole, luogo privilegiato per l’approfondimento culturale. Potrà essere proposto l’inserimento tra gli argomenti di studio l’”educazione a un corretto stile di vita”.

L’Amministrazione si rivolgerà ai genitori, attraverso newsletter che saranno spedite per e-mail alle famiglie e distribuite in versione cartacea presso le farmacie.

Infine, potrà rivolgersi ai formatori, favorendo l’organizzazione e la diffusione di corsi tenuti da esperti per potenziare al massimo la preparazione degli insegnanti. Al riguardo, l’Amministrazione potrebbe valutare la possibilità di stabilire un protocollo di collaborazione con strutture di alta formazione e con organizzazioni che si occupano di divulgazione di contenuti scientifici.

Un documento d’indirizzo dell’Amministrazione potrà stabilire condizioni per il coinvolgimento dei media (giornali, radio e tv) locali come attori importanti nella rappresentazione della quotidianità, attribuendo loro responsabilità di approfondimento, aggiornamento costante, ampliamento della possibilità di dibattito soprattutto a livello locale

Collaborare con l’Azienda Sanitaria Locale, l’Università di Verona, le associazioni e le palestre del territorio.

L’Amministrazione potrà attivare un’apposita struttura di coordinamento INTERSETTORIALE a presidio delle politiche urbane per la qualità della vita. Inoltre appoggerà e favorirà la diffusione dei risultati delle iniziative già da tempo intraprese dall’Azienda Sanitaria Locale in materia di linee guida di prevenzione, includendo informazione specifica nelle Newsletter, patrocinando convegni locali, condividendo eventuali progetti futuri sul tema.

Una stretta collaborazione con l’Università permetterà di acquisire una visione specialistica delle tematiche trattate, oltre ad aumentare la possibilità di diffusione di contenuti di elevato livello scientifico e operativo.

La pratica motoria potrà essere incoraggiata attraverso meccanismi d’incentivazione non economica alle associazioni e alle palestre, per spingerle ad attivare terapie fisiche individuali e di gruppo a prezzi calmierati, con possibilità di agevolazioni e pagamenti rateali, per obiettivi specifici. Così facendo, saranno rese accessibili le palestre anche ai meno abbienti. A supporto del cambiamento che l’Amministrazione vuole indurre si dovrà sempre prevedere specifiche azioni per il coinvolgimento di sponsors.

In questo contesto, si potrà inserire anche il progetto  “Palestre sicure”, per iniziativa di DMSA ( Associazione Dottori in Scienze Motorie), e in risposta alla necessità di cooperare in rete con i portatori di interesse locale. Tra le finalità del progetto si potrebbero includere quelle di promuovere la sicurezza degli utenti delle palestre, divulgare uno stile di vita sano e consapevole, diffondere un’informazione orientata a modificare comportamenti inadeguati all’origine di malattie degenerative.

Alla rete potranno quindi aderire il Comune, l’Università, L’Azienda Sanitaria Locale, le  Palestre del territorio, le Farmacie e il mondo associativo. Ciascun partner avrà un ruolo specifico nel progetto, che offrirà l’opportunità a tutti i partecipanti di intervenire su una molteplicità di aspetti, riconducibili a qualità e  sicurezza, in riferimento a caratteristiche ambientali e strutturali di salubrità, rispetto di norme edilizie, rispetto di norme di sicurezza e igienico-sanitarie, dotazione di attrezzatura medico-sanitaria per il pronto intervento, qualifica ed esperienza del personale, prevenzione contro il ricorso a doping e ad abuso di integratori, formazione all’uso del defibrillatore, ecc.

Intervenire su regolamenti e capitolati, introducendo proposte preferenziali e suggerimenti

L’Amministrazione potrà agire direttamente su propri regolamenti di vario tipo.

Ad esempio, in ambito edilizio potranno essere introdotti criteri atti a favorire abitudini salutari dei residenti.

Le palestre e gli impianti sportivi potranno introdurre protocolli volontari basati su nuovi principi di sicurezza per la pratica motoria sia libera sia guidata. L’arredo urbano potrà favorire la vivibilità della città, gli spostamenti a piedi e l’aggregazione, prevedendo la realizzazione di ulteriori piccole aree verdi, passeggiate protette, e installazione di ulteriori panchine per favorire la sosta, in particolare di anziani e bambini, durante i percorsi.

Per incoraggiare la pedonalità, potranno essere introdotte misure di salvaguardia: ad esempio, allargando i marciapiedi in alcune aree che si prestano particolarmente al cammino, rimuovendo gli ostacoli installati sui marciapiedi se questi sono troppo stretti, sensibilizzando i cittadini ad evitare il parcheggio sui marciapiedi, e altri provvedimenti analoghi.

Si potrà agire sui criteri dei capitolati in uso all’Amministrazione per la fornitura di servizi di ristorazione negli uffici comunali, compresi i distributori automatici. I prodotti venduti confezionati potranno rispondere a requisiti  che ne permettano l’immediata valutazione da parte dell’acquirente della loro composizione e dell’apporto calorico; si potranno privilegiare cibi equilibrati dal punto di vista nutrizionale. Potrà essere richiesta la certificazione di provenienza delle materie prime, preferibilmente locale; potrà essere favorita la freschezza rispetto ai cibi conservati e ricchi di additivi. L’Azienda Sanitaria Locale potrebbe fornire un elenco di caratteristiche da rispettare, e il Comune potrebbe includerle come condizione necessaria da osservare per ottenere l’autorizzazione all’erogazione.

Eventuali suggerimenti nutrizionali si ispireranno alle caratteristiche della Dieta Mediterranea, tuttora considerata la più adatta per la salvaguardia della salute. La scelta degli alimenti, ad esempio per le mense scolastiche, cadrà su cibi semplici e il meno elaborati possibile.

Tutto ciò premesso

La prospettiva reale di una società mediamente sempre più “vecchia” deve prendere in considerazione la necessità del prolungamento di condizioni di salute orientate all’autonomia. In caso contrario, il sistema socioeconomico avrà sempre maggiori difficoltà nel sostenere il carico di persone con graduale riduzione della capacità di affrontare gli stress ambientali e sociali, perchè indebolite dall’insorgenza del concatenarsi di patologie e sempre più “isolate”, sino alla perdita di autonomia fisica e psichica e incapaci di padroneggiare la propria vita.

L’Amministrazione può contribuire in modo significativo, con le più diverse decisioni operative in tema di lavoro, mobilità, pianificazione, offerta di servizi, ecc, ad educare i cittadini a guardare con maggior attenzione alla loro salute, ricordando che l’indipendenza genera sempre nuova energia mentre la dipendenza la consuma soltanto”.

Viste le Linee programmatiche di mandato amministrativo 2012 -2017

Viste le politiche sociali della Commissione Europea inerenti per il 2012 Anno europeo per l’invecchiamento attivo ed il dialogo intergenerazionale e per il 2013 Anno europeo del cittadino;

Il CONSIGLIO COMUNALE 

Preso atto che sulla proposta, che costituisce mero atto di indirizzo, ai sensi e per gli effetti dell’art. 49, primo comma del D.Lgs 18.08.2000, n. 267, non deve essere espresso alcun parere di regolarità tecnico- contabile

DELIBERA 

1        di approvare il presente documento da valere quale atto di indirizzo generale;

2        di invitarela Giuntaad approfondire le proposte nello stesso contenute, valutandone fattibilità ed esigenze operative.

La Segreteriadel Consiglio provvederà all’esecuzione.

Dicembre 2012

Il Consigliere Comunale

Giorgio Pasetto

 

dicembre 12, 2012

LO STILE DI VITA DEGLI ITALIANI E LA SALUTE

Balduzzi: lo stile di vita degli italiani non è salutare; La salute degli italiani risente del loro stile di vita.
La relazione sullo stato sanitario del paese 2011, presentata ieri a Roma dal Ministro della salute Renato Balduzzi, fotografa una situazione in cui obesità, sedentarietà e dipendenze si estendono ad ampie fasce della popolazione. Complessivamente, le principali cause di decesso resta…
no le malattie cardiocircolatorie (224.830, pari al 38%) e i tumori (174.678, il 29,7%), ma emergono con chiarezza le conseguenze di comportamenti non salutari, a partire dal fumo, che uccide dalle 70 alle 83 mila persone all’anno. Sedentarietà e alimentazione non corretta costituiscono un altro grande rischio per la salute e, se oltre quattro italiani su dieci sono sovrappeso (il 32%) o obesi (l’11%), le malattie metaboliche sono in aumento e il diabete colpisce tre milioni di persone. Il problema dell’obesità inizia fin dall’infanzia e aumenta con l’età. È il risultato di una cattiva alimentazione, con solo un italiano su dieci che consuma le cinque porzioni giornaliere di frutta e verdura raccomandate dai nutrizionisti. Ed è anche conseguenza dell’insufficiente attività fisica che, in un terzo degli adulti tra i 18 e i 69 anni, sconfina nella completa sedentarietà. Il fenomeno è più frequente nelle fasce sociali a bassa scolarità e con reddito inferiore e ripropone forti differenze regionali, con gravità maggiore al sud. L’alcol si conferma un problema sociale: ne abusano oltre tre milioni di anziani, ma il consumo coinvolge 390 mila minori e circa 1, 3 milioni di giovani dagli 11 ai 25 anni bevono fuori pasto. Nel 2010, l’abuso di droghe ha portato 177.227 pazienti a rivolgersi ai 486 Servizi pubblici per le dipendenze di cui si è rilevata l’attività (sui 525 attivi). Nel 70,1% dei casi a motivare la richiesta di trattamento è stata l’eroina, nel 15,2% la cocaina e nel 9,2% i cannabinoidi. E una nuova categoria di dipendenza si sta diffondendo: il gioco d’azzardo, che tocca 700 mila persone, di cui 300 mila a livello patologico.
dicembre 10, 2012

Ritorno al Passato

“Estrarrò un dinosauro dal cilindro”, aveva promesso Silvio Berlusconi lo scorso 8 novembre, dopo l’ennesimo Ufficio di Presidenza del Popolo della Libertà concluso sull’orlo di una crisi di nervi. Mai parole furono più adatte. Perché è bastata una giornata per ritrovarsi catapultati nella preistoria. La macchina del tempo ci ha riportati al 1994. E’ di nuovo il momento della discesa in campo. E anche stavolta sarà una crociata, più che una campagna elettorale. Nel morale a terra di un Paese prigioniero delle tasse e sfiancato dalla crisi, il Cavaliere ha visto l’opportunità di una nuova battaglia ed una possibilità di vittoria. Il problema fondamentale è che stavolta, dall’altra parte della barricata, non ci sono Occhetto con la sua gioiosa macchina da guerra, o il faccione funereo di Romano Prodi. E in realtà, neppure Monti. Dall’altra parte si trova il destino di un’intera nazione che rischia di diventare una sorta di Argentina in salsa europea.Berlusconi sfrutterà il malcontento e l’insofferenza degli Italiani per condurre una campagna elettorale basate su pochi, ma chiari, punti fermi: anti europeismo, critica senza quartiere all’operato del governo Monti, contestazione della leadership tedesca in Europa. Il tutto, condito dai soliti ritornelli, ormai “storici”, contro i poteri forti che per vent’anni non gli hanno permesso di governare come avrebbe voluto. Questo programma elettorale apparentemente becero farà breccia, invece, nei cuori dei vecchi aficionados e di molti cittadini esasperati. Il Cavaliere punta a creare un’alternativa populista ma “istituzionale” al Movimento 5 Stelle, che finora è stato l’unico catalizzatore del voto di protesta. E tenterà il trucco comunicativo più ambizioso: ovvero presentarsi come homo novus, incolpevole della crisi attuale, cercando di far dimenticare i fallimenti dei suoi governi. Eppure, il pifferaio magico di Arcore troverà ancora una platea disposta a lasciarsi incantare. Lo scriveva già Niccolò Machiavelli nel Principe: “Sono tanto semplici gli uomini e tanto obbediscono alle necessità presenti, che colui che inganna troverà sempre chi si lascerà ingannare.”Un’operazione mediatica che è già iniziata, con l’aggressivo ritorno in tv di Daniela Santanchè e di Renato Brunetta, mandati subito in prima linea a sostenere le tesi più improbabili nel tentativo di ricostruire una verginità a chi è già stato al governo e ha miseramente fallito. La speranza è che i tanti Italiani che stanno vivendo momenti di difficoltà, e i tanti giovani senza lavoro, non si lascino prendere in giro per l’ennesima volta. E magari non abbiano la memoria corta, e ricordino che Renato Brunetta era quel ministro che suggeriva ai ragazzi di andare a lavorare ai mercati generali. Chi si è – giustamente – risentito per l’antipatico “choosy” di Elsa Fornero, ora non può pensare di dare il proprio voto a chi, in passato, si è lasciato andare ad espressioni ancora più infelici. Brunetta non si illuda, con qualche arringa populista, di poter diventare improvvisamente credibile.Bersani, da poco benedetto dal successo alle primarie, osserva i movimenti nel campo avversario. Ma ben poco successo avranno le ricette di Hollande, che il centrosinistra italiano non vede l’ora di applicare. Patrimoniale e ulteriore aggravio della pressione fiscale, nell’ideologica ricerca della redistribuzione del reddito, aggraveranno la recessione e non daranno alcuna prospettiva di crescita al Paese. Resta da decifrare il futuro di Mario Monti, che strategicamente se n’è andato sbattendo la porta, vanificando le speranze pidielline di una guerra di logoramento nella quale trascinare l’esecutivo fino alle elezioni. Questa sarà l’offerta politica per febbraio e sarà resa ancora più granitica dalla conferma del Porcellum, che estremizzerà come di consueto il confronto e proporrà la solita illusoria ‘scelta di campo’ giocata sulla pelle dei cittadini.In realtà, non c’è nessuna scelta di campo da compiere. Nessuna delle proposte, infatti, è imperniata su un messaggio reale e credibile di cambiamento. Declamare la crisi è facile; risolverla sarebbe un compito per statisti – in Italia e in Europa – dei quali non v’è traccia. Si mescolano demagogia, puro tornaconto personale, e statalismo che porteranno il Paese ad imboccare la strada per Buenos Aires. Un peronismo mediterraneo – declinato nelle urla di Grillo, negli anatemi di Berlusconi e nelle anacronistiche ricette socialiste di Bersani – teso esclusivamente a preservare lo status quo, e destinato a soffocare la discussione sui problemi veri. Ovvero quelle criticità che costituiscono un fardello ormai insostenibile: l’ipertrofia dello Stato, la pressione fiscale a livelli record, la spesa pubblica incontrollabile, la riforma mai attuata dell’architettura istituzionale del Paese, le liberalizzazioni mancate, i costi e privilegi mai tagliati non solo della classe politica, ma di tutti quei centri di potere piccoli e grandi che tengono ingessata la struttura economica italiana.Agli Italiani si chiederà, ancora una volta, di andare a votare per quello che ritengono il male minore. Di scegliere tra le cariatidi ricoperte di cerone e i riciclati che si propongono come paladini della responsabilità. E, forse, anche tra i tecnici deludenti ed inconcludenti. Non è chiaro quale futuro possa avere un Paese che ha ciclicamente bisogno di un finto Messia, e non è altrettanto chiaro che prospettiva possa avere un’Unione Europea ancorata ad equilibri fragilissimi. Consoliamoci con i ristoranti che, sicuramente, tra poco torneranno di nuovo pieni come nel novembre del 2011.
da The Fielder