Illustrissimo Signor Ministro,
Preg.mo Signor Sottosegretario,
Gent.mi Direttori e Capi dei Dipartimenti della Salute,
Preg.mo Assessore alla Salute Regione Lombardia,
Spett. le Dirigenza Generale Ospedale San Giuseppe,
questa Associazione di Dottori in Scienze Motorie – D.M.S.A. – ha appreso ieri che in Regione Lombardia e specificamante presso L’Ospedale San Giuseppe di Milano, dopo una fase sperimentale già svoltasi a Giugno del 2012, ha definitivamente preso inizio il programma sanitario di ”Tango-terapia” destinato a Pazienti cronici e neurolesi in fase di Riabilitazione.
Egregio Signor Ministro, verrebbe seriamente da interrogarsi sul merito di questa disposizione che ci si permetta, scientificamente è davvero molto “esotica”, se noi qui, in quanto Dottori in Scienze Motorie ed esperti del Movimento Umano, non conoscessimo a fondo le potenzialità del Movimento in tutte le sue moltelplici forme, inclusa la Riabilitazione neurologica, poichè agenti sulla sfera della Salute Umana, non che sui fattori anche psico-sociali e psico-emotivi che ad Essa sono correlati.
Ci duole tuttavia dover segnalare sia alla S.V., non che agli altri indirizzi in epigrafe, che se in analisi critica tale succitato “Programma di Tango-terapia”, risultasse anche, ed innegabilmente, benefico per i Pazienti affetti da Parkinson, Sclerosi Multipla, Stroke, da disturbi di Equilibrio neurogeni e da patologie croniche respiratorie, ecc.. , ANCORA una volta, è stata completamente ERRATA dalla Sanità la scelta degli Operatori indicati a dover GESTIRE e COORDINARE un simile ”Progetto” se poi lo stesso, e davvero con tutto il rispetto professionale del caso e di Ognuno, venga condotto da degli Infermieri o da quant’altri ma sempre e comunque NON da dei “laureati in SCIENZE MOTORIE”.
Egregio Signor Ministro, Gentili Direttori e Capi Dipartimento della Salute, la Categoria Professionale che la nostra Associazione qui rappresenta, formata complessivamente da almeno 100.000 Professionisti laureati e specializzati in SCIENZE MOTORIE, non può che ritenere, anche questo ennesimo caso della “Tangoterapia” svolta al San Giuseppe di Milano, se non come un ennesimo episodio di stortura ed abberrazione professionale. Una risposta MOTORIA senz’altro giusta ma purtroppo data a dei Malati in un modo del tutto sbagliato: ossia attraverso Personale Infermieristico assolutamente INIDONEO, anche da un punto di vista assicurativo oltre che formativo, a poter gestire e poi condurre un Progetto sanitario così delicato, se non solo in forma del tutto auto-referenziata, cosa quest’ultima, che per un Progetto Sanitario che è e dev’ essere notoriamente scientifico, è del tutto illogica.
Non credono forse le SS.VV. che sia giunta l’ora di dare un SENSO pratico ed EUROPEO ad una laurea come quella delle “SCIENZE MOTORIE” che dallo Stato Italiano, e proprio dal Sistema della Salute in particolare, è stata fino ad oggi bistrattata e professionalmente discriminata (Comma 7 dell’Articolo 2 del Decreto Legislativo n. 178/1998) ?
Non credono forse le SS.VV. che sia FINALMENTE giunto il momento, OGGI, nell’Italia Europea del XXI Secolo di inserire ANCHE questa laurea in SCIENZE MOTORIE, se non proprio nella “Sanità”, almeno in apposite Linee Guida Nazionali atte a poterla impiegare ed utilizzare professionalmente in un UNICO contesto “corpo” della Salute, assieme a tutti quei Suoi 100.000 Professionisti i quali solo proprio COLORO che compongono le Scienze Motorie italiane?
Non sarebbe finalmente giunto il momento di lasciarli ANCHE entrare nelle Corsie Ospedaliere, nelle RSA e nelle Cliniche Private ad impartire Attività Motoria questi 100.000 Professionisti delle SCIENZE MOTORIE, se poi, per trattare i Pazienti attraverso il Movimento Umano, non solo si impegnano spesso e del tutto aspecificamente i Fisioterapisti, tutt’altro che idonei alle Attività Motorie propriamente dette, ma ORA, addirittura, anche gli Infermieri al posto dei laureati in SCIENZE MOTORIE?
Signor Ministro, la laurea in SCIENZE MOTORIE è nata nel 1998 in Italia per adeguare il Nostro Paese all’Europa Comunitaria ma le corporazioni sanitarie allora esistenti le hanno immediatamente tarpato le ali, volendo esprimere IN LEGGE una mera DISCRIMINAZIONE PROFESSIONALE, sancita da una norma ad escludendum, presente al Comma 7 dell’Articolo 2 del Decreto Legislativo n. 178/1998, affichè, al Dottore in Scienze Motorie non potessero e non dovessero assolutamente competere FUNZIONI SANITARIE, specificando: “di cui alle Professioni mediche o di quelle ad esse sottoposte”.
Egregio Signor Ministro, noi laureati in SCIENZE MOTORIE saremo forse alieni alle “cose sanitarie” ma la lingua italiana riteniamo di riuscire ancora a comprenderla e noi, questo ”Comma 7″, proprio non l’abbiamo mai davvero compreso, neppure applicandoci. Noi laureati in SCIENZE MOTORIE accettiamo assolutamente che il Legislatore abbia voluto sottolineare, anche se assai pleonasticamente, che ai Dottori in SCIENZE MOTORIE non competessero funzioni sanitarie proprie di altre Professoni, e ciò era tanto ovvio da non dover essere neppure specificato a livello legislativo, ma tutto ciò non toglie comunque che le “SCIENZE MOTORIE” potessero allora come possano oggi esprimere – LORO STESSE – una PROPRIA finalità e fruibilità di tipo sanitario o fosse anche solo di tipo “socio-sanitario” che è e rimane assolutamente scevra, non che assolutamente DIVERSA, da tutte le altre Professioni che sono già esistenti.
Questo è proprio il caso specifico anche della c.d. “Danza-Terapia”, che attraverso il Tango viene oggi fatta svolgere con squilli di trombe e rulli di tamburi al San Giuseppe di Milano, come se si trattasse di un nuovo ed innovativo “farmaco”. E questo è anche il caso delle così dette “A.F.A.” – le Attività Fisiche Adattate – una Specialità Universitaria Magistrale delle SCIENZE MOTORIE, introdotta con la c.d. Riforma Universitaria nel 2000 e che invece vengono indebitamente ed impunemente fatte svolgere e coordinare, ad esempio in tutte le A.S.L. della Toscana e non solo della Toscana purtroppo, da dei Fisioterapisti, che sono formati per fare tutt’altro: la Fisioterapia appunto e non le “Attività Fisiche”, ancor che ”Adattate”, le quali, nella fattispecie, sono invece di appannaggio professionale SPECIALISTICO dei laureati in SCIENZE MOTORIE.
Signor Ministro, siamo molto rammaricati di dover SOTTOLINEARE e RIBADIRE alla S.V., ed in questo modo, per questa via, la nostra stessa ESISTENZA PROFESSIONALE ma se la nostra Categoria Professionale dovrà continuare a studiare, laurearsi e specializzarsi con tre, cinque, sette e forse più Anni Accademici in Studi Universitari a Medicina, con oltre 70 Esami Universitari, dei quali almeno due terzi sono di MEDICINA ed attraverso un monte ore superiore a 9.000 ore (nove mila) di formazione teorico-pratico per poi vedere che il NOSTRO Lavoro, la NOSTRA Professionalità, il NOSTRO STESSO Ruolo Storico vengono tacitamente ed impunemente esercitati da ALTRI, ci viene allora naturale chiederci: “COSA SI ESISTA A FARE”, in quanto “SCIENZE MOTORIE”, Egregio Signor Ministro.
Signor Ministro, dalla data del 31 Maggio 2011 questa nostra Associazione Professionale D.M.S.A. si è recata numerose volte ove le SS.VV. ricevono quest’ennesima segnalazione di sovrapposizione professionale in seguito all’Istituzione di uno specifico “Tavolo Tecnico Ministeriale Scienze Motorie/ Fisioterapia”. Quest’ultimo è stato voluto dal Vostro predecessore al Governo, l’allora ex Ministro On. Ferruccio FAZIO, il quale l’ha istituito solo DOPO l’abrogazione, avvenuta nel 2011, dell’equipollenza tra i due titoli di studio: “SCIENZE MOTORIE” e “FISIOTERAPIA”, esattamente per come essa era sancita dall’Art. 1 Septies della Legge n. 27 del 03/02/2006.
Nelle numerose convocazioni nei quali come Associazione di SCIENZE MOTORIE – D.M.S.A. – siamo convenuti presso il Vostro Ministero, si è dialogato a lungo, si sono espressi pareri, si sono suggerite numerose proposte: tutte finalizzate soprattutto a far sì che lo Stato Italiano potesse conferire a questi 100.000 Professionisti delle SCIENZE MOTORIE una PROPRIA, e finalmente DEFINITIVA, dimensione Professionale e ciò tra l’altro è purtroppo avvenuto alla presenza, tutt’altro che motivata, delle Associazioni dei Fisioterapisti, il cui destino professionale è già fin troppo ben delineato e sancito dalle Leggi vigenti. Le Associazioni dei Fisioterapisti NULLA avrebbero avuto a dover intervenire o ad interferire su quello che sono, saranno o diventeranno in futuro, anche al condizionale, le SCIENZE MOTORIE, eppure lo hanno fatto egualmente.
Noi della D.M.S.A. (www.dmsa.it) – Associazione delle SCIENZE MOTORIE - non che i 100.000 Dottori in SCIENZE MOTORIE, che direttamente ed indirettamente qui abbiamo l’Onere e l’Onore di rappresentare, ancora attendiamo con trepidazione quanto emergerà dalla chiusura dei lavori di questo ”Tavolo Tecnico Scienze Motorie/Fisioterapia” istituito 18 mesi or sono e quanto meno, oramai, ci attendiamo ALMENO delle “Linee Guida Nazionali” a noi espressemente dedicate attraverso un “Accordo Conferenza Stato-Regioni” Signor Ministro, le quali ci consentano in un futuro molto prossimo di poter SPENDERE DIGNITOSAMENTE questa nostra laurea in SCIENZE MOTORIE che come chiunque altro, abbiamo conquistato e sudato, è proprio il caso di dirlo più di altri, molto faticosamente e poterla vedere FINALMENTE inserita sia nel Mondo del Lavoro non che nel Sistema Produttivo del Paese, qualsiasi sia il Settore: la Salute, lo Sport, l’Educazione, il Management, ovvero tutti questi Settori insieme, come da Decreto Legislativo n. 178/1998.
E’ innegabile tuttavia che mentre noi Dottori in Scienze Motorie si attende, disciplinatamente, dallo Stato Italiano e ben da 15 anni ormai, delle RISPOSTE ormai fortemente attese e che riteniamo ormai di dover noi vedere evase, constatare invece che degli “Infermieri” o dei “Fisioterapisti” che si laureano e si specializzano in tutt’altro, finiscano con il far BALLARE il Tango ai Pazienti, ovvero a far praticare CLINICAMENTE, al nostro posto, le “A.F.A.” – Attività Fisiche Adattate – in ospedale o peggio in palestra, per le quali NON SONO ASSOLUTAMENTE FORMATI, ”A.F.A.” inoltre, che per definizione scientifica O.M.S., “CLINICHE” NON SONO affatto, ci duole, ci offende sia professionalmente che umanamente e pure ci spaventa molto Signor Ministro.
La nostra Associazione è ben poca cosa e del tutto risibile rispetto al Vostro Ministero ma noi siamo ben disponibili, IN QUALSIASI MOMENTO, a conferire ancora e nuovamente, sia con la S.V. che con i Vostri Capi Dipartimento al fine di trovare una soluzione che sia veramente DEFINITIVA a questo mero stillicidio professionale che sono ormai diventate le SCIENZE MOTORIE italiane. Purtroppo, o per fortuna, da “politici” quali si è, seppur per noi, in diversa misura, ben sappiamo entrambi che la soluzione per le SCIENZE MOTORIE, che sono ormai un’emergenza professionale nazionale, è come tutto il resto solo di natura POLITICA Signor Ministro e che per risolvere queste emergenze è assolutamente necessario fare delle ragionate scelte politiche. Quindi: o che si “chiuda”, che si abroghi questo così fortemente contrastato-odiato Corso di Laurea in “SCIENZE MOTORIE”, o che lo si RIVALUTI alla luce delle Sue EVIDENZE SCIENTIFICHE – O.M.S. – e storiche, ovvero che lo si DE-MEDICALIZZI in toto ed una volta per tutte e che lo si introduca, ma SERIAMENTE, nel Sistema Sportivo del Paese, il C.O.N.I., con buona pace dei Fisioterapisti, e ora, anche un po’ a sorpresa, anche con quella degli Infermieri “danzanti” o meno.
RingraziandoVi per l’Attenzione restiamo disponibili a qualsiasi chiarimento non che a soggiungere, come sempre, qualora convocati, presso il Vostro Dicastero.
Dott. Luca BARBIN
Specialista in Scienze Motorie Preventive e Adattative
Vice Presidente Nazionale Associazione Dottori in Scienze Motorie – D.M.S.A. -
Dott. Giorgio PASETTO
Specialista in Scienze Motorie Preventive e Adattative
Segretario Nazionale Associazione Dottori in Scienze Motorie – D.M.S.A. -
Dott. Andrea LAUTER
Specialista in Scienze Motorie Preventive e Adattative
Presidente Nazionale Associazione Dottori in Scienze Motorie – D.M.S.A. -