agosto 23, 2016

REFERENDUM COSTITUZIONALE: AREA Liberal si schiera per il SI

COME CAMBIA LA COSTITUZIONE: http://www.bastaunsi.it/cambia-la-costituzione/

Per superare il bicameralismo paritario

Finalmente l’Italia cesserà di essere l’unico paese europeo in cui il Parlamento è composto da due camere eguali, con gli stessi poteri e praticamente la stessa composizione. Il superamento del cosiddetto “bicameralismo paritario” servirà per ridurre il costo degli apparati politici e per rendere l’attività del Parlamento più rapida ed efficace. La Camera dei Deputati darà e toglierà la fiducia al governo, il Senato rappresenterà prevalentemente le istanze e i bisogni di comuni e regioni.

Per avere leggi in tempi più rapidi

Troppo spesso i cittadini hanno atteso per anni riforme e risposte concrete, che sembravano non arrivare mai. Se vincerà il Sì, finalmente le proposte di legge non dovranno più pendolare tra Camera e Senato, nella speranza che prima o poi si arrivi ad un testo condiviso fino alle virgole. Tranne che per alcune limitate materie, di norma la Camera approverà le leggi e il Senato avrà al massimo 40 giorni per discutere e proporre modifiche, su cui poi la Camera esprimerà la decisione finale. Più velocità non significa “più leggi”, ma risposte più tempestive da un Parlamento più credibile.

Per ridurre i costi della politica

Verrà ridotto il numero dei parlamentari, perché i senatori elettivi passeranno da 315 a 95 (più 5 di nomina del Presidente della Repubblica) e non percepiranno indennità; il CNEL verrà abolito, e con esso i suoi 65 membri; i consiglieri regionali non potranno percepire un’indennità più alta di quella del sindaco del capoluogo di regione e i gruppi regionali non avranno più il finanziamento pubblico; le province saranno eliminate dalla Costituzione. La riduzione di costi e “poltrone” restituirà credibilità alle istituzioni.

Maggiore partecipazione dei cittadini

 La democrazia non si riduce solo al momento del voto, ma è un insieme di strumenti nelle mani dei cittadini per esprimere idee, proposte e bisogni. Con la riforma, la democrazia italiana diverrà autenticamente partecipativa: il Parlamento avrà l’obbligo di discutere e deliberare sui disegni di legge di iniziativa popolare proposti da 150mila elettori; saranno introdotti i referendum propositivi e d’indirizzo; si abbassa il quorum per la validità dei referendum abrogativi (se richiesti da ottocentomila elettori, non sarà più necessario il voto del 50 per cento degli aventi diritto, ma sarà sufficiente la metà più uno dei votanti alle precedenti elezioni politiche).

Per chiarire le competenze di Stato e Regioni

La riforma chiarirà e semplificherà il rapporto tra Stato e Regioni: con l’eliminazione delle cosiddette “competenze concorrenti”, ogni livello di governo avrà le proprie funzioni legislative. Si eviterà finalmente la confusione e la conflittualità tra Stato e Regioni che ha ingolfato negli scorsi 15 anni il lavoro della Corte Costituzionale.
Materie come le grandi reti di trasporto e di navigazione, la produzione, il trasporto e la distribuzione nazionale dell’energia o la formazione professionale saranno di esclusiva competenza dello Stato. Alle Regioni, oltre alle competenze proprie (come l’organizzazione sanitaria, il turismo o lo sviluppo economico locale), potranno essere delegate altre competenze legislative. Sarà un modo per promuovere le Regioni più virtuose.

agosto 17, 2016

ORDINE DEL GIORNO NEL COMUNE DI VERONA PER IL PAGAMENTO DELL’IMU DA PARTE DELLA CHIESA CATTOLICA

Verona, 05/08/16

                                                               ORDINE DEL GIORNO

OGGETTO: Pagamento dell’IMU al Comune di Verona da parte della Chiesa Cattolica

                                                               Il Consiglio Comunale

 PREMESSO CHE

  L’articolo 53 della Costituzione impone a tutti di concorrere alle spese pubbliche in ragione della propria capacità contributiva;

  L’articolo 81 del Trattato sull’Unione Europea e del Trattato che istituisce la Comunità Europea stabilisce il divieto di aiuti di Stato alle imprese, sotto qualsiasi forma, che favorendone talune falsino o minaccino di falsare la concorrenza;

  Una consolidata giurisprudenza della Corte di giustizia UE, come ad esempio la sentenza n.102 del 1987 e la sentenza n.298 del 2000, in particolare il punto 49 della stessa, chiarisce che la normativa in materia di aiuti di Stato si applica a qualsiasi soggetto che eserciti un’attività commerciale, indipendentemente dalla natura no-profit o meno di tale soggetto, avallando con ciò l’orientamento consolidato della commissione dell’Unione Europea nell’esercizio dei poteri di controllo sugli aiuti di Stato che le sono attribuiti dall’articolo 88 del Trattato sull’Unione Europea e del Trattato che istituisce la Comunità Europea;

  Il requisito per il ripristino di equità e parità di trattamento è la netta esclusione di qualsiasi beneficio o privilegio fiscale per le attività che abbiano natura commerciale, anche se non in via esclusiva e qualsiasi sia il settore in cui operano, ripristinando così il criterio di rilievo costituzionale di corretta relazione tra articolazione del prelievo e capacità contributiva.

 CONSIDERATO CHE

-        per molti edifici inseriti nel contesto del Comune di Verona riconducibili ad una natura commerciale, la Chiesa cattolica paga già regolarmente l’IMU; 

INVITA 

La Giunta Comunale ad adottare le opportune iniziative finalizzate a regolarizzare eventuali situazioni borderline.

 

Il Consigliere Comunale

Giorgio Pasetto

agosto 17, 2016

RACCOLTA FIRME PER LA LEGALIZZAZIONE DELLA CANNABIS A VERONA

La discussione parlamentare sulla legalizzazione della cannabis è iniziata e riprenderà a settembre. E’ importante la raccolta dele firme sulla legge d’iniziativa popolare. Occorre esser pronti con almeno 50mila firme alla ripresa della discussione in Parlamento per poterci inserire nel processo legislativo contro il fronte proibizionista. Alla fine di luglio siamo riusciti a raccogliere le firme di 25mila cittadini. Siamo a metà del percorso, per farcela mancano poco più di 3 firmatari per ogni Comune italiano. In quasi tutte le province italiane sono attivi militanti e volontari che ogni settimana scendono per strada a raccogliere firme. www.legalizziamo.it/tavoli 

La legalizzazione della cannabis dipende anche da te.