settembre 3, 2012

Staying fit during middle age is associated with a decreased risk of developing chronic diseases

Staying fit during middle age is associated with a decreased risk of developing chronic diseases, such as diabetes, Alzheimer’s disease, and heart disease, during the next several years, a new study suggests.

Benjamin L. Willis, MD, MPH, from the Cooper Institute at the University of Texas Southwestern Medical Center in Dallas, and colleagues, reported the findings in an article published online August 27 in the Archives of Internal Medicine.

According to the researchers, “physical activity…likely represents an important determinant of healthy aging,” but “studies have reported inconsistent results,” and the “incremental contribution of [physical activity] to healthy aging beyond other healthy lifestyle characteristics remains unclear.”

“To our knowledge, the association between midlife fitness and healthy aging has not been reported,” they write.

“[W]e hypothesized that higher midlife fitness levels would be strongly associated with healthy aging as defined by a low burden of chronic condition…outcomes,” Dr. Willis and colleagues write.

To evaluate this issue, the authors merged data from the Cooper Center Longitudinal Study with these individuals’ Medicare claims when they reached age 65 years or older. The study included data from 18,670 healthy participants (78.9% men, with a median age of 49 years) who survived to receive Medicare coverage from January 1, 1999, to December 31, 2009.

Participants’ fitness level was measured using the Balke protocol, which assessed time taken to reach a point of not being able to continue on a treadmill. The fitness levels were classified into quintiles, with the highest level of fitness associated with a lower incidence of chronic diseases compared with the lowest quintile.

The 8 chronic conditions considered in the analysis were Alzheimer’s disease, cancer of the colon or lung, congestive heart failure, chronic kidney disease, chronic obstructive pulmonary disease, diabetes mellitus, and ischemic heart disease.

Men in the highest quintile of fitness had a chronic disease incidence of 15.6 (95% confidence interval [CI], 15.0 – 16.2) per 100 person-years compared with 28.2 (95% CI, 27.4 – 29.0) in the lowest quintile of fitness. Likewise, for women the incidence was 11.4 (95% CI, 10.5 – 12.3) vs 20.1 (95% CI, 18.7 vs 21.6) per 100 person-years for the highest and lowest fitness quintiles, respectively.

Per MET of activity (3.50 mL oxygen/kg/minute), the hazard ratio was 0.95 (95% CI, 0.94 – 0.96) for men and 0.94 (95% CI, 0.91 – 0.96) for women. This indicates about a 5% to 6% reduction in the risk for a chronic disease for every MET achieved, with a range of 5 to 6 METs across quintiles of fitness; that is, an approximate doubling of risk between the lowest and highest fitness levels.

Among the 2406 participants (12.9%) who had died, higher fitness was associated with a lower risk of developing chronic conditions relative to survival (compression hazard ratio, 0.90 [95% CI, 0.88 - 0.92] per MET). This finding indicates that a higher level of midlife fitness was associated with the delay in the development of chronic conditions, so that morbidity is delayed until nearer the end of life in fitter individuals.

The researchers note that their findings suggest that “a modest increase in fitness could translate into marked reduction of [chronic conditions] in older age. For example,” they suggest, “a 1- to 2-MET improvement in fitness resulting in promotion from the first to the second fitness quintile at age 50 years was associated with a 20% reduction in the incidence of [chronic conditions] at ages 65 and older.”

They add that “[p]revious [physical activity] intervention studies have achieved mean fitness gains of this magnitude using a 6-month program of 150 minutes per week of moderate-intensity exercise.”

In a related editorial, Diane E. Bild, MD, MPH, from the Division of Cardiovascular Sciences at the National Heart, Lung, and Blood Institute, in Bethesda, Maryland, noted that the study provides “further evidence for physical fitness as a contributor to healthy aging and the compression of morbidity.”

She notes that in addition to this observational study, the ongoing Lifestyle Interventions and Independence for Elders trial will compare a moderate-intensity physical activity program with a successful aging health education program in 1600 sedentary older persons who will be monitored for an average of 2.7 years.

agosto 31, 2012

Uninominale Vs Preferenze

 

Il collegio uninominale è l’entità fondamentale per il funzionamento dei sistemi elettorali di tipo maggioritario, e talvolta anche dei sistemi elettorali di tipo proporzionale. Esso consiste in una suddivisione territoriale che comprende un certo numero di elettori facenti parte del corpo elettorale.
Nei sistemi maggioritari puri, come quelli in vigore in Francia, Gran Bretagna e negli Stati Uniti, viene eletto un solo candidato per collegio uninominale. In tali sistemi, l’intero territorio nazionale viene suddiviso in tanti collegi quanti sono i seggi della assemblea da eleggere. In ciascun collegio le liste elettorali (partiti o coalizioni) presentano ciascuna il nome di un solo candidato (da qui l’aggettivo uninominale): viene eletto il candidato associato alla lista che ottiene la maggioranza dei voti.
Spesso, affinché il candidato più votato sia eletto, è sufficiente la maggioranza relativa dei voti validi, come nei sistemi elettorali di tipo plurality propri del mondo anglosassone; nei sistemi cosiddetti di tipo majority è invece necessario che il candidato più suffragato raggiunga una percentuale minima di voti (ad es. la maggioranza assoluta) o un predeterminato distacco dal secondo più votato. In assenza di tale condizione, si procede con un secondo turno di ballottaggio tra i due candidati più votati o, come accade in Francia tra tutti coloro che hanno superato una certa soglia di sbarramento.
In Italia, sostenitori storici dell’introduzione d’un sistema elettorale maggioritario puro basato su collegio uninominale sono i Radicali di Marco Pannella ed Emma Bonino, che hanno inoltre promosso e vinto un referendum nel 1993 per l’introduzione di questo meccanismo. L’esito del referendum però, fu sostanzialmente disatteso con l’introduzione della Legge Mattarella.
Nell’estate 2010 i Radicali sono tornati a proporre attivamente l’introduzione d’un sistema elettorale “uninominale secca”, formando un “Comitato per l’uninominale” con parlamentari di vari schieramenti, tra cui Pietro Ichino.
Nei sistemi maggioritari cosiddetti corretti, come quello in vigore in Italia per le elezioni politiche tra il 1993 e il 2005, i collegi sono in numero minore ai seggi parlamentari, essendo alcuni seggi riservati per la rappresentanza delle minoranze. Con tali sistemi elettorali, in ciascun collegio viene eletto il candidato più votato, secondo modalità analoghe a quelle possibili per i sistemi maggioritari puri. Talvolta, la frazione restante di seggi è attribuita ai candidati sconfitti nei collegi uninominali, secondo opportuni meccanismi come lo scorporo.
I collegi uninominali nei sistemi proporzionali
È possibile ricorrere a collegi uninominali anche in presenza di sistemi elettorali di tipo proporzionale, come quello adottato in Italia per l’elezione del Senato fino al 1993 e quello attualmente in vigore per l’elezione dei consigli provinciali. In tal caso, viene in genere meno il principio che prevede l’elezione di (almeno) un candidato per collegio.
L’attribuzione dei seggi nei sistemi proporzionali basati su collegi uninominali prevede anzitutto il conteggio su base aggregata (a livello totale o tramite circoscrizioni elettoriali) dei voti conseguiti dalle diverse liste elettorali. Sulla base delle aggregazioni suddette a ciascuna lista si attribuisce un certo numero di seggi. Scopo dei collegi è infatti stabilire quali candidati eleggere all’interno di ciascuna lista e costituisce pertanto un’alternativa al voto di preferenza o alle liste bloccate.
Generalmente, tali sistemi prevedono l’elezione dei candidati che abbiano conseguito, ciascuno nel proprio collegio, le più alte percentuali di voto rispetto ai candidati della medesima lista. Per tale ragione è possibile che in un collegio non vi siano eletti, oppure che ve ne siano più d’uno, e non necessariamente i più votati all’interno del collegio
Sistema di voto basato sulla preferenza
Il sistema proporzionale può prevedere o meno la possibilità per l’elettore di esprimere una o più preferenze per un candidato all’interno della lista votata. In questo caso, vengono eletti nell’ambito di ogni lista i candidati che hanno ottenuto il numero maggiore di preferenze. Se invece non è previsto il voto di preferenza, i candidati vengono scelti secondo l’ordine in cui compaiono in lista, delegando ai partiti l’individuazione degli eletti: si parla in questo caso di lista bloccata.
agosto 30, 2012

DECRETO BALDUZZI E ATTIVITA’ FISICA

ART.11 DECRETO BALDUZZI

PUNTO 9. Al fine di salvaguardare la salute dei cittadini che praticano un’attività sportiva non agonistica o amatoriale il Ministro della salute, con proprio decreto emanato di concerto con il Ministro per il turismo, lo sport e gli affari regionali dispone idonee garanzie sanitarie mediante l’obbligo di certificazione specialistica medico-sportiva, nonché linee guida per l’effettuazione di controlli sanitari sui praticanti e per la dotazione e l’impiego, da parte di società sportive sia professionistiche che dilettantistiche, di defibrillatori automatici e di eventuali altri dispositivi salvavita.

 

agosto 28, 2012

Free Pussy Riot !

Pussy Riot è un collettivo punk rock russo, femminista e politicamente impegnato che agisce sotto rigoroso anonimato. È attivo a Mosca, città che fa da palcoscenico ai flash mob e alle performance estemporanee attraverso cui il gruppo dà espressione a provocazioni politiche nei confronti dell’establishment politico e istituzionale, su argomenti come la situazione delle donne in Russia, o, più recentemente, contro la campagna, e i presunti brogli elettorali, con cui, nel 2012, il primo ministro Vladimir Putin si sarebbe assicurato la rielezione a presidente della Russia.
Nel mese di marzo 2012, tre donne del gruppo sono state arrestate con l’accusa di “teppismo e istigazione all’odio religioso per aver messo in scena, nella Cattedrale di Cristo Salvatore, un’esibizione non autorizzata contro Putin. Rinviate a giudizio, sono state sottoposte a un processo penale dai tempi brevissimi: iniziato a fine luglio 2012, si è concluso poco dopo la metà del successivo mese di agosto.
Il loro caso ha attratto notevole interesse, sia in Russia, sia nella comunità internazionale, a causa delle accuse di trattamenti duri a cui sarebbero sottoposte durante la custodia, e per la minaccia incombente di una sentenza severa, fino a sette anni di detenzione, secondo le misure previste dalla leggi contro il dissenso varate in Russia in tempi recenti rispetto ai fatti.
La loro performance, tuttavia, ha guadagnato loro anche l’ostilità di una parte della società russa, che vi ha percepito un’offesa alla propria sensibilità religiosa e alle proprie tradizioni: sollecitando l’intervento pubblico di condanna della massima autorità religiosa russa, il patriarca Cirillo I, che, durante una liturgia nella Chiesa della Deposizione della Veste, auspicando una risposta severa nei confronti di un gesto considerato blasfemo e da lui definito come un’irrisione proveniente dal Demonio.
Il 17 agosto 2012, ha avuto luogo la lettura della sentenza, durante la quale sono state dichiarate colpevoli rispetto ai capi d’accusa di cui erano imputate e condannate a una pena di 2 anni di reclusione.
agosto 28, 2012

NUOVE REGOLE E NUOVI COSTI PER I CITTADINI

Lo Stato Italiano non perde occasione per evidenziare quanto poco liberale è la sua visione.

Oggi 28/08/12 pubblicano (vedi allegato) sul Corriere della Sera l’intenzione del Ministro Balduzzi di rendere obbligatoria la visita medico-sportiva a tutti coloro che vanno in palestra a fare attività fisica per la salute e non per fini sportivi-agonistici.

Se l’idea di prevenire varie problematiche soprattutto cardio-circolatorie mi può anche piacere, la modalità scelta è pessima; infatti perchè dovrebbero pagare i Cittadini Italiani di tasca propria queste visite ?

Già le tasse che paghiamo sono le più alte d’Europa, inoltre già il Medico di medicina generale si dovrebbe occupare della salute dei propri assistiti e quindi perchè insistere nell’introdurre troppe regole, troppa burocrazia che annientano la libera iniziativa e la responsabilità individuale ? Balduzzi purtroppo ci considera tutti dei malati cronici!

Io credo che una regolamentazione più liberale dovrebbe suggerire attraverso una corretta informazione scientifica, l’utilità di uno screening medico-sportivo (……fatto bene e non fatto all’italiana…….) al fine di prevenire le patologie cardio-vascolari ed i relativi rischi, inoltre dovrebbe anche cercare di spiegare l’importanza di assumere corretti stili di vita (alimentazione, attività fisica, tabagismo, alcolismo, droghe, ecc.), ma poi la scelta comportamente deve ricadere sull’individuo.

 

agosto 25, 2012

NON LAMENTIAMOCI SE I TURISTI CHE VENGONO A VERONA NON CONSUMANO

Oggi pomeriggio mi sono incontrato con un amico in Piazza delle Erbe.

La temperatura e l’umidità erano particolarmente elevate, inoltre per arrivare in Piazza delle Erbe avevo usato per alcuni chilometri la mia city bike, perciò assetati ci siamo seduti ad un bar ed abbiamo ordinato una coca cola media io, un tè freddo l’amico e poi successivamente una bottiglia di acqua minerale per entrambi.

Recatomi poi dopo circa 45 minuti alla cassa per pagare, mi viene sottoposto un conto complessivo di 19,00 € che ho ovviamente pagato.

Capisco che gli affitti dei bar in Piazza delle Erbe sono elevati, capisco che i costi del personale in Italia sono purtroppo elevati, capisco che il momento economico è difficile e perciò ogni occasione è buona per “truffare il prossimo”, capisco che il mio capello brizzolato e la mia pelle bianca arrossata dal sole sembrano più quelle di un Danese che di un Veronese, ma sinceramente mi sento veramente “ingannato“.

La cosa positiva è che almeno mi hanno fatto lo scontrino.

Una breve considerazione finale: non lamentiamoci se i turisti non soggiornano a Verona!

agosto 16, 2012

POSTURA IN AUTO

Molti autisti sperimentano il mal di schiena. In considerazione del fatto che colpisce soprattutto la popolazione nella sua età più produttiva, dai 30 ai 60 anni, le lombalgie (mal di schiena) hanno un costo sociale e sanitario enorme per spese mediche e per giornate di lavoro perse.

Nell’80% dei casi si tratta di algie comuni non correlate a cause specifiche, definite anche “adattative” altre volte invece si tratta di cause “organiche” specifiche come le discopatie, l’ernia discale, la spondilolistesi, ecc.

Molti studiosi di fama mondiale evidenziano la necessità, nella pratica clinica, di favorire un “approccio attivo” per curare la persona colpita da mal di schiena

nella sua globalità ricorrendo ad un coinvolgimento diretto del paziente, come accade nella Active Back School e nel Metodo Mckenzie.

Il riposo a letto ha dimostrato di essere non solo inutile ma addirittura dannoso, anche in fase acuta, quindi, si deve favorire un approccio il più possibile attivo.

La ginnastica posturale (chinesiterapia), i trattamenti osteopatici e le terapie fisiche strumentali (ipertermia, laserterapia e tecarterapia) sono delle metodiche molto importanti per trattare il mal di schiena.

E’ sorprendente che i pazienti lombalgici conoscano molto poco le posizioni che aggravano il loro dolore e quelle che lo riducono.

La Posturologia sottolinea che certe posizioni e attività sono più pericolose di altre per il tratto lombare (es: stare molte ore seduti in auto senza supporto lombare).

Le normalizzazioni biomeccaniche funzionali (tecnica di origine osteopatica) sono spesso fondamentali per ripristinare una corretta cinematica vertebrale.

La postura nella guida sembra una cosa superflua, ma una postura sbagliata al posto di guida può portare al mal di schiena.

Secondo le statistiche questo problema riguarda circa 15 milioni di italiani e il mal di schiena è uno dei fastidi più frequenti nella fascia d’età compresa tra i 40 e 50 anni.

Il mal di schiena può essere legato anche alla postura di guida e chi assume una corretta posizione può limitare questo dolore alla zona bassa della schiena, lombalgia, o alla zona alta, cervicalgia.

Andando ad analizzare le possibili posizioni di guida, tenendo come punto di riferimento il volante, ci si rende conto che stando troppo lontani da esso si pensa di stare comodi perché allungati, ma in questo modo si tengono in tensione i muscoli della schiena.

Si tende a trascurare spesso questo aspetto ma l’incidenza della postura in auto su questo genere di problemi alla schiena, ha una notevole rilevanza e non bisogna necessariamente essere tassisti, camionisti, persone che passano l’intera giornata in strada, per risentirne fisicamente. In auto, tendenzialmente non si cura molto la posizione di guida più corretta al fine della salute, forse perché molte persone sottovalutano il tempo della propria vita trascorso nell’abitacolo ed i danni al corpo di una postura scorretta in auto.

La posizione seduta in auto, costringe la colonna vertebrale ad assumere una posizione diversa da quella fisiologicamente corretta, per questo motivo la conformazione del sedile, il tipo di strada percorsa, le gomme gonfiare correttamente e l’efficienza delle sospensioni, hanno una rilevanza particolare nel favorire o meno l’insorgenza di dolori identificati genericamente come mal di schiena.

Ecco alcuni consigli su come sedersi bene all’interno nell’auto, per correggere la postura e stare comodi consentendo anche un buon ritorno venoso agli arti inferiori, a garanzia anche di una maggior attenzione alla strada e sicurezza di guida.

Regola la distanza dal volante e dai pedali in modo ottimale:

Con i piedi in appoggio sui pedali, le gambe devono essere leggermente piegate con un angolo di circa 100°/120° . Regola l’altezza del sedile in modo da avere i fianchi leggermente al di sopra delle ginocchia. Posiziona le braccia, in modo da tenere il palmo della mano comodamente appoggiato sulla parte superiore del volante. Il cavo popliteo dietro al ginocchio deve essere libero dalla pressione del sedile, al fine di consentire un buon reflusso venoso.

La postura più adatta:

Testa, collo, spalle, devono stare, il più possibile allineati senza particolari tensioni. In questo modo,  la schiena manterrà la lordosi lombare fisiologica, ovvero la sua curvatura naturale. Utilizza il supporto lombare del sedile che facilita il mantenimento della lordosi lombare. I vantaggi non si limitano solamente alla schiena. Stando dritti, la cassa toracica e l’addome si dilatano, evitando quindi di comprimere i polmoni e gli organi interni, in questo modo migliorerai la respirazione.

Inclinazione dello schienale:

Le spalle devono essere appoggiate saldamente contro lo schienale del sedile. Regola lo schienale a circa 15/20 gradi rispetto la verticale e tieni le mani sul volante nella posizione corrispondente a ore “9 e 15″ (posizione  consigliata dagli istruttori di guida), la distanza del sedile deve consentire di raggiungere il volante senza piegare in avanti le spalle, in questo modo le spalle sono per forza appoggiate allo schienale, posizione necessaria per mantenere la postura corretta. Come prevenzione può essere molto utile il supporto lombare del sedile oppure nel caso che il sedile non sia dotato di questo optional uno spessore lombare con un diametro di circa 5 cm ( ad esempio il cuscino McKenzie), questo ti aiuta a mantenere la curvatura fisiologica del tratto lombare come nella posizione eretta, ottenendo così una diminuzione del carico vertebrale.
Durante i lunghi viaggi, fai una breve sosta ogni ora o ora e mezza, per fare qualche passo e qualche esercizio di stretching in particolare della parte posteriore degli arti inferiori.

Regola correttamente il poggiatesta:

La parte centrale del poggiatesta deve essere alla stessa altezza delle orecchie. Infine, tra la testa e il poggiatesta ci dovrebbe essere una distanza pari a due dita. Verifica periodicamente con un professionista del settore la mobilità articolare del collo e del busto, che in auto risultano di fondamentale importanza.

Entrata e uscita dall’auto:

Anche questo aspetto è di particolare importanza, il busto e gli arti inferiori dovrebbero mantenere una buona mobilità articolare, in questo modo eviti movimenti eccessivi di torsione.

Oggetti nelle tasche posteriori dei pantaloni:

Un particolare che forse alla maggioranza delle persone sembra banale è ad esempio il portafoglio nella tasca posteriore. Ricordati di togliere il portafoglio dalla tasca dei pantaloni quando sei seduto alla guida, il principale indiziato è proprio questo accessorio maschile. Stare seduti a lungo con il portafoglio nella tasca posteriore dei pantaloni potrebbe causare una contrazione da difesa da parte dei muscoli glutei e piriforme e generare dolore.

 

IL DECALOGO DELLA POSTURA IN AUTO

1)      Prima di partire fare una rapida verifica del proprio assetto posturale;

2)      Verificare che il cavo popliteo sia leggermente staccato dal sedile;

3)      Sentire con la testa che il poggiatesta è vicino alla nuca;

4)      Sentire che il tratto lombare è in lieve lordosi;

5)      Sentire l’allineamento dei segmenti testa, busto e bacino;

6)      Sentire che il sedile e le braccia sono alla giusta distanza;

7)      Togliere il portafoglio dalla tasca posteriore;

8)      Verificare che il vostro collo ruota liberamente senza dolore;

9)      Sentire che l’avampiede è correttamente posizionato sui pedali;

10) Ricordatevi che guidare comodi con una buona postura migliora la vostra salute e la vostra sicurezza.

 

agosto 13, 2012

INIZIA LA STAGIONE 2012-2013 DELLA MARMI LANZA VERONA

E’ ricominciata ufficialmente oggi la nuova stagione della Marmi Lanza Verona, nei corridoi del PalaOlimpia e del centro Berstein si è respirato il fermento tipico del primo giorno di allenamenti.
A ciascun atleta fin dalle ore 8 di questa mattina è stato consegnato il materiale della nuova stagione, poi il primo appuntamento al centro Bernstein di Lungadige Attiraglio dove gli atleti sono stati sottoposti ad un primo controllo fisico e medico da parte dello staff sanitario. Nel pomeriggio la squadra di coach Bagnoli dalle ore 15.30 ha svolto una parte di preparazione seguita da Luca Baratto, poi dalle ore 16.30 primo allenamento sul parquet del PalaOlimpia con i nuovi palloni ufficiale della Lega Pallavolo Serie A realizzati da Mikasa.
Hanno assistito al primo allenamento stagionale un gruppo di tifosi che hanno così potuto salutare i “vecchi” gialloblù come Meoni, Kosmina e Bolla, e andando a conoscere i neo gialloblù come gli schiacciatori Francesco De Marchi, Michele Fedrizzi, Mauro Gavotto, il libero Pesaresi, il centrale Rak e Gotsev entrambi arrivati quest’oggi in città per l’avvio della stagione.
Il regista Marco Meoni, alla sua terza stagione a Verona, ha subito commentato: “La prima impressione è che il clima qui sia già ottimo, si ricomincia come sempre con i migliori propositi e con la grande carica che ha contraddistinto l’ambiente scaligero nelle ultime due stagioni”.
Unici assenti gli atleti australiani Zingel e Peacock e lo schiacciatore olandese Ter Horst che si uniranno al resto del gruppo circa a metà settembre al termine degli impegni con le rispettive nazionali.